Di Mauro Speranza
Investing.com - “La madre di tutte le recessioni è arrivata”. Con queste parole il capo economista di Unicredit (MI:CRDI), Erik Nielsen, definisce la pandemia da coronavirus attualmente in corso nella sua rubrica settimanale.
Secondo quanto prevede Nielsen, il 2020 dovrebbe vedere un calo del Pil mondiale pari al 6%, mentre il 2021 dovrebbe essere caratterizzato da una ripresa dell'8,6%.
“Le misure considerate necessarie per contrastare il Covid-19 hanno paralizzato l'economia globale", spiega il rapporto di Nielsen. "Nessuno sa come andrà a finire nel prossimo anno o due, ma sembra scontato che il secondo trimestre vedrà il più grande crollo del Pil nella storia moderna, forse nell'ordine del 20%", aggiunge.
Per quanto riguarda i singoli stati, negli USA la contrazione annuale dovrebbe superare il 10%, dopo un primo semestre 2020 caratterizzato da un -25%, mentre la zona euro vedrebbe un -13%, anche questa con un -25% nei primi sei mesi 2020, con ritorno in positivo del PIL nel 2021 pari al 10%.
Relativamente all'Italia, la discesa stimata arriva al 15%, il “calo peggiore in 60 anni”, mentre il rimbalzo del 2021 vedrà un 9%. Fanno peggio del nostro paese solo la Grecia (-18,6%) e la Spagna (-15,5%).
Le misure imposte dal governo italiano per sostenere l'economia in questo periodo farà salire il deficit dall'1,6% del 2019 al 12,2% nel corso di quest'anno. Inoltre, il debito passa dal 134,8% al 167%
Ma l'Italia non sarà l'unica a vedere un forte rialzo della spesa pubblica. La Germania vedrà il suo deficit crescere al 12,9%, la Francia al 12,3%, mentre la Spagna al 12,5%.
Inoltre, sottolinea l'esperto di Unicredit (MI:CRDI), da notare anche il debito di Francia (123,4%) e Spagna (126,3%) salirà sopra il 100%, mentre prima della crisi era fermo al 98,1% per i francesi e al 95,5% per gli spagnoli.