Per Invesco, la recessione è inevitabile, c’è solo da capire l’entità e la durata negli Stati Uniti ma anche nel resto del mondo. Nell’azionario sale l’indice Vix, segno di nervosismo sui mercati
Per contrastare la diffusione del coronavirus, i governi hanno imposto misure severe di isolamento domiciliare e distanziamento sociale. Lo shock globale a livello di domanda sarà molto forte e non è possibile quantificarlo con esattezza, fino a quando a livello globale non si arresteranno i contagi da Covid-19. In Cina, dopo la graduale ripresa delle attività, sembra che l’economia sia sulla strada della risalita.
L’IMPATTO SUL PIL USA
“La perdita effettiva dell’attività economica statunitense sarà difficile da stimare con precisione”, spiega nella sua analisi, Brian Levitt, Global Market Strategist Office di Invesco. “Si fa rilevare che circa il 50% dell’economia statunitense dipende da consumi non legati all’assistenza sanitaria. Settori come merci in generale e dettaglio, spettacolo e intrattenimento rappresentano oltre 2 trilioni di dollari USA della produzione economica statunitense, il che significa che circa il 10% dell’economia avrà un’attività limitata per settimane, se non più a lungo”. Le richieste di sussidi di disoccupazione hanno raggiunto quota 6,6 milioni. Nei prossimi due trimestri, quindi, è lecito attendersi un calo dell’attività economica a livello globale, più drastico del 2008...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge