GAM prende in considerazione due casi estremi per sottolineare che dovremo aspettare ancora a lungo per parlare di normalizzazione del costo del denaro, ma i governativi europei mantengono un loro ruolo
I tassi di interesse reali, vale a dire al netto dell’inflazione, e quelli nominali in molte aree del mondo si spingono sempre più in territorio negativo, mentre negli Stati Uniti proseguono i difficili negoziati fra Democratici e Repubblicani sul pacchetto fiscale da varare per contrastare gli effetti dell’epidemia che continua a dilagare. È un quadro chiaro, pur nella sua complessità: il vaccino restituisce speranze sulla potenziale ripresa dell’economia, anche se alcuni virologi smorzano l’entusiasmo ritenendo che, per raggiungere l’immunità di gregge, si dovrà vaccinare almeno il 70% della popolazione. Sarà quindi necessario confermare mascherine e distanziamento sociale ancora per lungo tempo.
PORTOGALLO DAL RISCHIO DEFAULT AI TASSI NEGATIVI
Lo sottolinea in un commento Massimo De Palma, Responsabile team Multi Asset Italia di GAM (Italia) SGR, che prende in esame due situazioni specifiche sul versante dei tassi di interesse: quelle di Portogallo e Stati Uniti. La prima riguarda il titolo governativo decennale portoghese, l’equivalente del BTP italiano o del Bund tedesco, il cui rendimento a scadenza è entrato in territorio negativo. Una circostanza inedita nella storia di questo titolo. Se ormai non ci si meraviglia più nel vedere la curva tedesca con il segno meno davanti su tutte le scadenze, osserva De Palma, sorprende invece pensare che il Portogallo, a rischio di default solo meno di un decennio fa, oggi possa addirittura “guadagnare” finanziandosi a tassi sottozero...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge