Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - La Federal Reserve è riuscita a inziare il tapering senza disturbare i mercati con effetto rialzista sul dollaro. Al contrario, a Londra la BoE ha sorpreso gli operatori non alterando QE e tassi, ma avvertendo tuttavia di un'inflazione ai massimi pluriennali nella prima metà del 2022. Si attende la banca centrale ceca dopo le indicazioni arrivate dalla Norges Bank questa mattina. Lato greggio, inizia oggi la riunione dell'OPEC+, anche se non sono attesi cambiamenti sui livelli di produzione. Ecco i principali market mover di questo giovedì:
1. Dollaro in ripresa dopo Fed
Il dollaro è in rialzo questo giovedì dopo le perdite della vigilia, con la Federal Reserve che ha dichiarato di non avere alcuna fretta di alzare i tassi di interesse dopo l’inizio del tapering per 15 miliardi al mese.
Al momento, l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,2% a 94,088, in salita dopo il calo di quasi lo 0,3% di ieri. La coppia EUR/USD scende dello 0,4% a 1,1557, cedendo i rialzi di ieri, mentre il cambio USD/JPY è fermo a 114,00, non lontano dal massimo pluriennale di 114,69 del mese scorso.
2. BoE sorprende il mercato
Intanto, la coppia GBP/USD è in calo dell'1% a 1,3552, in calo dal massimo settimanale di 1,3698 registrato questa mattina, con i trader che stanno reagendo al vertice di politica monetaria della Banca d’Inghilterra.
La BoE ha mantenuto tassi d'interesse (0,1%) e acquisti obbligazionari ai livelli attuali contro le attese del mercato, nonostante aver previsto un'inflazione al 5% nell'aprile 2022 (massimi da 2011). Nel comunicato diffuso si legge che "i recenti dati economici supportano un costo del denaro più alto nei prossimi mesi" ma le incertezze maggiori derivano "dal mercato del lavoro a seguito della fine del furlough scheme del governo".
3. Stretta monetaria a due velocità in UE
Se Threadneedle Street non si è mossa, la banca centrale norvegese, che ha già alzato i tassi di interesse una volta, ha mantenuto invariato il tasso di riferimento nella riunione odierna ma è sulla buona strada per un nuovo rialzo a dicembre. La Banca centrale ceca, invece, dovrebbe continuare il trend di aumenti aggressivi dei tassi di interesse osservato nelle diverse economie dell'Est Europa.
Gli analisti prevedono un ulteriore aumento di 50 punti base al 2,0% del tasso principale, dopo un aumento di 75 punti base il mese scorso, con la Banca polacca che ha alzato il tasso di riferimento di 75 punti base mercoledì, il secondo aumento consecutivo in altrettanti mesi.
4. Borse
Wall Street dovrebbero aprire in rialzo sulle prospettive offerte da Powell in termini di tassi d'interesse, dopo aver chiuso la seduta mercoledì a nuovi massimi storici. I Future Dow Jones sono sulla parità, i Future S&P 500 segnano +6 punti, mentre i Future Nasdaq 100 indicano +60 punti con titolo a 10 anni in calo all'1,57%.
Tra i titoli, attenzione a Qualcomm (NASDAQ:QCOM), dopo le vendite record registrate nel quarto trimestre fiscale sulla scia della forte domanda di telefoni 5G, e Toyota che ha alzato l'outlook sugli utili ma ha avvertito contro la carenza chip che potrebbe mettere a rischio i piani di produzione annuali.
In Europa, il FTSE MIB raccoglie lo 0,2% sulle molte trimestrali che verranno presentate nell'arco della giornata dopo quelle di Snam (MI:SRG) e Tenaris (MI:TENR). Si attendono ancora quelle di Banco Bpm (MI:BAMI) e Monte dei Paschi (MI:BMPS), tra le altre. Il Dax segna il +0,5% sul balzo di Commerzbank (DE:CBKG), il CAC 40 il +0,4%, mentre il FTSE 100 segna il +0,4%.
5. Mercato del lavoro
Powell ha lasciato alla Fed un po' di margine di manovra mercoledì dicendo che il ritmo del tapering potrà essere ricalibrato sin caso di cambio delle proiezioni macroeconomiche, e i dati settimanali sulle richieste iniziali di disoccupazione potrebbero già dare qualche risposta.
Il consenso di Investing.com stima un nuovo minimo post-pandemia di 275.000, un giorno dopo che il rapporto sulle buste paga ADP per ottobre ha mostrato un aumento oltre le stime di 571.000 posti di lavoro. Inoltre, Anche l'indagine PMI sulle imprese non manifatturiere fornita dell'Institute of Supply Management ha mostrato un chiaro rafforzamento dell'attività economica nel mese scorso.
Ancora, un appuntamento da seguire sarà la bilancia commerciale degli Stati Uniti, dopo che a settembre i numeri hanno mostrato un aumento record delle importazioni in vista delle imminenti festività natalizie, suggerendo che la domanda dei consumatori rimane straordinariamente forte.