C'è grande attesa per la ripresa delle trattative in seno all'Eurogruppo, dopo il nulla di fatto della riunione fiume di 16 ore, che ha obbligato il presidente Mario Centeno a sospendere tutto, rinviando a oggi, sempre in video conferenza. L'ostacolo principale restano gli eurobond, titoli di debito comune per finanziare la ripresa economica, dopo il duro colpo inflitto dalla pandemia di coronavirus. L'Italia è inflessibile su questo punto: eurobond o niente. Questa è la posizione del governo italiano, che nella trattativa con l'Europa non è disponibile a mediare. La partita sui titoli comuni europei, sui quali si oppongono i Paesi del nord, rischia però di mettere in crisi la fiducia stessa degli italiani verso il progetto europeo. Quindi non soltanto quella di coloro che tradizionalmente si oppongono all'appartenenza all'Unione, ma soprattutto quella di coloro che si definiscono pro europeisti anche in politica.
Conte: "Allentare le regole fiscali o dovremo cancellare l'Europa"Il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ha lanciato un chiaro messaggio a Bruxelles, attraverso un'intervista al quotidiano tedesco Bild: "Chiedo un ammorbidimento delle regole di bilancio. Altrimenti dobbiamo fare senza l'Europa e ognuno fa per sé", ha detto il premier che ha sottolineato, ancora una volta, l'importanza degli eurobond, perchè "abbiamo bisogno di potenziare gli strumenti attuali e di strumenti nuovi".
Il muro olandese e quello tedescoTra i "Paesi del nord" a bloccare sulla questione ci sono Olanda e Germania. Maggiore ostacolo rimangono i Paesi Bassi, che insistono per porre condizioni per l'accesso ai fondi, contro il parere di Francia, Italia e Spagna. "Restiamo contrari agli eurobond, perché aumentano i rischi per l'Europa invece di ridurli. In un caso simile dovremmo garantire debiti sostenuti da altri Paesi", ha scritto il ministro delle Finanze olandese, Wopke Hoekstra.
Dal canto suo, il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, pur esortando a trovare "un buon compromesso per tutti i cittadini", ha chiarito la posizione del suo Paese: "Penso sia assolutamente chiaro che la ripresa dell'Europa sarà un qualcosa che dobbiamo organizzare insieme", ha dichiarato questo mercoledì. "E come tutti sanno, penso questo sia assolutamente possibile con i mezzi che già abbiamo".
Si riparte quindi oggi, per quella che si annuncia già come un'altra lunga maratona, fatta di runner, che per arrivare alla meta non dovranno correre in solitaria, ma sostenersi a vicenda. Perché in ballo non c'è solo la salvezza dell'economia, ma anche quella dell'Europa stessa.