Il 2030 e 2050 sono due anni chiave per la neutralità climatica. Tra dieci anni scadrà il termine che si sono prefissate molte aziende e tra trent’anni tutti i paesi dovrebbero completare la transizione energetica
Secondo l’analisi di Columbia Threadneedle Investment, un settore che consuma enormi quantità di risorse naturali, ma presenta l’opportunità di un cambiamento realistico, è l’aviazione. Nel 2019 il settore ha generato l’8% del consumo totale di petrolio, equivalente a quasi 7,5 milioni di barili al giorno. Nel 2020 il Covid-19 ha lasciato a terra la maggior parte delle flotte delle compagnie aeree, riducendo del 39% il consumo di carburante, ma la propensione per i viaggi aerei è destinata probabilmente a crescere nel lungo periodo. Senza un intervento normativo, tuttavia, gli aerei continueranno a usare combustibili fossili, e si stima che entro il 2050 il settore potrebbe assorbire oltre 14 milioni di barili al giorno, più di quanti ne abbia consumati la Cina nel 2019.
AVIAZIONE GREEN
Date le scarse probabilità che la domanda diminuisca, è sicuramente meglio cercare di cambiare le modalità di alimentazione degli aerei. “I velivoli elettrici – dice Andrea Carzana, Portfolio Manager azionario europeo di Columbia Threadneedle Investment – potrebbero avere un futuro tra 25-30 anni. Tuttavia, data l’attuale assenza di infrastrutture sufficienti per ricaricare i veicoli elettrici sulle strade, o di batterie con una durata molto lunga, l’idea degli aerei elettrici rimane al momento un’ipotesi remota. Nonostante la spinta a investire in soluzioni come l’idrogeno e l’elettricità – continua Carzana – l’attenzione è al momento focalizzata sui SAF: carburanti sostenibili prodotti utilizzando rifiuti destinati alla discarica, come l’olio da cucina esausto e il grasso animale scartato, mescolati con il normale combustibile fossile...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge