La Banca centrale europea (BCE) e il Fondo monetario internazionale (FMI) hanno lanciato un allarme sul potenziale impatto dei cambiamenti climatici, delle condizioni meteorologiche imprevedibili e della transizione verso l'energia verde sulla salute economica della zona euro e sulla capacità della BCE di definire la politica monetaria. Secondo una ricerca condotta dalla BCE, questi fattori potrebbero ridurre la produzione potenziale, accelerare l'inflazione e rallentare la crescita.
Miles Parker, economista senior della BCE, ha sottolineato che gli effetti a lungo termine di un cambiamento climatico non mitigato potrebbero essere più dannosi rispetto alla riduzione iniziale della produzione che deriverebbe dalla transizione verso un'economia a zero emissioni di carbonio.
Oltre a queste preoccupazioni, un'indagine della BCE ha mostrato che le imprese dell'area dell'euro sono preoccupate per i rischi di transizione dovuti a standard ambientali più severi.
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