Il settore alberghiero è tra quelli più colpiti dal coronavirus e negli hotel di proprietà della Trump Organization sono già 1500 i dipendenti lasciati a casa
Circa 1500 posti di lavoro tagliati tra Stati Uniti e Canada. Il coronavirus sta colpendo duramente il settore alberghiero in tutto il mondo, e la catena di proprietà del presidente Donald Trump non fa eccezione. Secondo quanto riportato dal Washington Post, Trump Organization, la società gestita dai figli del presidente Eric e Donald jr per evitare conflitti di interesse, ha già tagliato 1500 dipendenti tra licenziamenti veri e propri e personale messo in aspettativa.
COLPITO ANCHE IL CANADA
Il taglio più consistente ha riguardato il Trump International Hotel di Vancouver, dove 200 persone sono rimaste a casa per colpa del crollo delle prenotazioni dovuto alla pandemia globale di Covid-19. Il 75% del personale dell’hotel di Chicago è stato tagliato, ma i licenziamenti hanno riguardato altre decine di proprietà (non solo hotel, anche club) della Trump Organization in tutto il Paese tra cui Honolulu, New York, Miami e Las Vegas. Il mercato del lavoro americano sta già pagando duramente la crisi. Nel solo mese di marzo il tasso di disoccupazione è passato dal 3,5% al 4,4% con 701mila disoccupati in più...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge