Gli ETF attivi consentono di investire combinando i vantaggi della gestione discrezionale con quelli tipici dei fondi indicizzati mentre gli ETF obbligazionari rappresentano soltanto l’1% circa del mercato globale del reddito fisso
Sono sostanzialmente tre i principali fattori di crescita degli ETF, il cui mercato è cresciuto negli ultimi 20 anni ad un tasso annuo composto del 24% raggiungendo un patrimonio complessivo a livello globale di 11mila miliardi di dollari a fine 2022. Li ha illustrati, in un incontro con la stampa specializzata, Bryon Lake, Global Head of ETF Solutions di J.P.Morgan Asset Management: l’adozione da parte degli investitori, gli ETF attivi e il reddito fisso.
SEMPRE PIÙ DIFFUSI TRA GLI INVESTITORI
“Gli ETF continuano a guadagnare quote di mercato a livello globale. Nel 2017 rappresentavano il 22% del patrimonio aggregato di fondi e ETF, mentre nel 2023 hanno raggiunto il 30% con un incremento del 36%” ha rivelato Lake che, passando al secondo fattore di crescita, ha aggiunto: “Gli ETF attivi consentono di investire combinando i vantaggi della gestione discrezionale con quelli tipici del veicolo di indicizzazione passiva”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge