Secondo gli economisti di Wells Fargo (NYSE:WFC), il mercato immobiliare statunitense è potenzialmente sull'orlo della recessione, poiché i tassi ipotecari sono prossimi all'8%. Questa situazione è in gran parte attribuita agli aggressivi rialzi dei tassi di interesse effettuati dalla Federal Reserve a partire da marzo 2022, una strategia volta a controllare l'inflazione che si prevede persisterà fino al 2024.
La politica della Federal Reserve potrebbe portare a una diminuzione dell'attività edilizia e abitativa. Il settore residenziale, che ha mostrato segni di miglioramento all'inizio del 2023, si sta ora contraendo. Anche se i tassi ipotecari scenderanno con l'allentamento della politica monetaria della Federal Reserve, i costi di finanziamento potrebbero rimanere elevati. Ciò potrebbe limitare le nuove costruzioni e scoraggiare i venditori con tassi ipotecari bassi dal mettere in vendita le loro case.
La media dei mutui a tasso fisso a 30 anni è salita da meno del 4% a quasi l'8%. Nella prima metà del 2023, solo l'1% degli americani ha venduto la propria casa. Questa tendenza suggerisce un potenziale rallentamento dell'attività del mercato immobiliare.
Diversi gruppi hanno esortato Jerome Powell, presidente della Fed, a riconsiderare la campagna di rialzo dei tassi della banca. Tra questi gruppi figurano la National Association of Realtors, la Mortgage Bankers Association e la National Association of Homebuilders. Questa situazione riecheggia gli anni '80, quando i costruttori di case di Jackson, MS, inviarono un appello all'allora presidente della Fed Paul Volcker con la scritta "Help! Aiuto! Abbiamo bisogno di te. Per favore, abbassa i tassi di interesse".
La situazione attuale sottolinea la crescente preoccupazione per l'impatto dell'aumento dei tassi di interesse sul mercato immobiliare. Mentre gli economisti continuano a monitorare queste tendenze, rimane chiaro che le future decisioni della Federal Reserve influenzeranno in modo significativo la traiettoria del mercato immobiliare statunitense.
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