Dal 1° luglio le aziende potranno licenziare per ragioni economiche. Il blocco resta solo per chi ha aderito la cassa integrazione ordinaria, senza addizionali da pagare. A rischio fino a 600mila posti
Salta la proroga del blocco dei licenziamenti a fine agosto: la scadenza resta fissata al 30 giugno. Confermata la possibilità per le imprese di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, senza dover pagare le addizionali fino alla fine del 2021, con l’impegno a non licenziare. Dal 1° luglio, quindi, sarà possibile lasciare a casa i lavoratori in esubero. Dopo questa data, infatti, le aziende potranno licenziare per ragioni economiche. Quanti e quali sono i lavoratori che rischiano il posto?
QUANDO RESTA IL BLOCCO
Per far fronte alle difficoltà economiche causate dalla pandemia, le aziende potranno chiedere la cassa integrazione Covid. Da luglio, chi non avrà attivato l’ammortizzatore sociale, sarà libero di agire come ritiene più opportuno. Tra le opzioni, c’è anche quella di chiedere la cassa ordinaria o straordinaria senza pagare i contributi addizionali fino alla fine del 2021. In quest’ultimo caso, il divieto di licenziamento sarà ancora valido e riguarderebbe circa 400mila lavoratori...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge