Di Peter Nurse e Alessandro Albano
Investing.com - Il mercato attende il nuovo piano dell'amministrazione Biden da $6 trilioni, con l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed in arrivo nel pomeriggio. Wall Street dovrebbe proseguire i rialzi di giovedì, seguendo l'andamento dei mercati europei spinti dai commenti della BCE. A Milano, il Mib svetta sopra i 25 mila con Mps in focus. Sul mercato del greggio, il mercato guarda con attenzione la riunione dell'OPEC della prossima settimana. Questi sono i market mover di venerdì:
1. Nuovo piano Biden
Il presidente Joe Biden presenterà un nuovo piano di spesa da $ 6 trilioni per il 2022, destinato a infrastrutture, istruzione e assistenza sanitaria, e arriverebbe ai $ 8,2 trilioni entro il 2031. Si tratterebbe del più corposo pacchetto di spesa dalla Prima Guerra Mondiale. Il deficit degli Stati Uniti per il prossimo decennio potrebbe ammontare a oltre 1.300 miliardi di dollari.
I timori sul deficit saranno le critiche principali che verranno mosse dall'opposizione, preoccupata di un aumento del debito e dei suoi costi. Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha rassicurato i legislatori giovedì, affermando che il piano di spesa rispetta un approccio "fiscalmente responsabile".
2. Futures positivi in attesi del PCE
Sono positive le indicazioni per l'avvio odierno di Wall Street, con gli indici principali che dovrebbero proseguire i rialzi della vigilia. Il mercato guarda con attenzione al dato sulla spesa dei consumi personali (PCE), misure preferita dalla Fed per l'inflazione.
Verso le 14:00 CEST, i futures sul Dow Jones sono in rialzo di 69 punti, i contratti sul S&P 500 segnano +18 punti, mentre per il Nasdaq si prevede un aumento di 54 punti. In calo dello 0,25% i contratti futuri sul VIX.
Intanto, nella giornata di ieri, l'occupazione statunitense ha mostrato nuovi minimi nell'era pandemica delle richieste iniziali di disoccupazione (406 mila vs 444 mila della settimana precedente). In calo anche i sussidi continui a 3,642 milioni dai precedenti 3,738 milioni.
3. Europa positiva
I listini europei proseguono in rialzo nel primo pomeriggio, spinti dai commenti della BCE sulla ripresa economica. Il DAX avanza dello 0,6%, il CAC 40 guadagna lo 0,67%, mentre il FTSE 100 segna il +0,31%.
L'indice paneuropeo STOXX 600 è in rialzo dello 0,4%toccando nuovi record di 448,57 punti, impostato per archiviare la settimana in rialzo dello 0,8%.
Il membro del Consiglio direttivo di Francoforte Isabel Schnabel ha assunto una visione più calma sull'aumento dei rendimenti, affermando che la ripresa dell'economia è in vigore e le condizioni di finanziamento rimangono favorevoli.
"Continuiamo a pensare che la BCE deciderà a favore di continuare l'attuale ritmo di acquisti di asset alla riunione di giugno", hanno detto gli analisti di Nordea, in una nota, "ma ci aspettiamo che gli acquisti netti in PEPP terminino a marzo 2022, poiché sarà sempre più difficile sostenere a quel punto che crisi da coronavirus sarà ancora in corso ".
4. Milano a livelli pre-Covid
Piazza Affari torna solida ai livelli del febbraio 2020 oltre i 25 punti con un rialzo dello 0,23% (25.119). Tra i titoli, tornano a salire le azioni di Monte dei Paschi (MI:BMPS) sul ritorno delle indiscrezioni legate al possibile spezzatino della rete del gruppo bancario, per favorire la vendita da parte del Tesoro.
Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo (MI:ISP)sentiti da Reuters, "il break up può rendere piu' appetibile l'integrazione di Mps, riducendone il volume degli asset da rilevare e risolvendo alcuni temi legati all'antitrust".
Strappano le azioni Cattolica (MI:CASS) dopo i risultati del primo trimestre sopra le attese del mercato. La compagnia di assicurazioni veronese ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 45 milioni di euro, più che triplicato rispetto all'anno precedente, beneficiando della crescita della raccolta e della redditività nel ramo Danni.
5. Meeting Opec in vista
I prezzi del greggio sono sin rialzo venerdì, con i trader cauti in vista della riunione Opec all'inizio della prossima settimana. Il WTI è rialzo dello 0,5% a $67,15 al barile, mentre il Brent segna il +0,4% a $69,47. Entrambi i contratti sono sulla buona strada per registrare guadagni settimanali dal 5% al 6%.
Continuano i negoziati sulle attività nucleari di Teheran per rientrare nel patto nucleare del 2015, firmato dalla nazione del Golfo Persico con le potenze mondiali. Se verrà raggiunto un accordo, con la revoca delle sanzioni sulle sue esportazioni di oro nero, l'Iran potrebbe aggiungere circa 1 milione di barili al giorno di greggio sul mercato.
La maggior parte degli esperti si aspetta che il gruppo confermi l'attuale allentamento dello stop all'offerta di petrolio, ratificando l'aumento di 840.000 barili al giorno previsto per luglio.
Nel pomeriggio, i trader si concentreranno sull'aggiornamento settimanale di Baker Hughes sul numero di piattaforme petrolifere.