Investing.com - La People’s Bank of China ha mantenuto invariato il suo tasso di prestito di riferimento ai minimi storici lunedì, dovendo far fronte alle crescenti pressioni per sostenere la crescita economica e prevenire una maggiore debolezza dello yuan.
La People’s Bank of China (PBOC) ha mantenuto il suo tasso di prestito primario (LPR) a un anno al 3,65%, mentre il tasso di prestito primario a cinque anni, utilizzato per determinare i tassi ipotecari, è stato mantenuto al 4,30%. Entrambi i tassi di prestito hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi due decenni.
La mossa era attesa dagli analisti e segna il nono mese consecutivo in cui la PBOC ha mantenuto i tassi ai minimi storici, dopo il taglio a sorpresa dell’agosto 2022.
L’LPR viene deciso dalla banca centrale sulla base delle considerazioni di 18 banche commerciali designate e viene a sua volta utilizzato come parametro di riferimento dalle banche private per l’offerta di prestiti.
La scorsa settimana la Cina aveva mantenuto fermi anche i tassi di prestito a medio termine, il che di solito segnala una mossa simile a quella dell’LPR.
La decisione di lunedì giunge sulla scia di diverse letture economiche che hanno mostrato come la ripresa post-COVID della seconda economia mondiale si stia esaurendo, a causa della debolezza della spesa interna, del rallentamento del settore manifatturiero e del calo degli investimenti privati.
Nell’ultima settimana lo yuan cinese è sceso sotto il livello psicologicamente importante di 7, che riflette il calo della fiducia degli investitori in una ripresa economica. Lo yuan è stato scambiato al livello più basso degli ultimi sei mesi rispetto al dollaro.
Sebbene la debolezza della valuta dia alla PBOC uno spazio limitato per sostenere la crescita economica, gli analisti si aspettano che la banca centrale riduca ulteriormente i tassi di interesse per sostenere la ripresa economica interna. La PBOC ha mantenuto un flusso costante di iniezioni di liquidità nell’economia per sostenere la liquidità e migliorare la crescita.
La spesa dei consumatori cinesi, in particolare, è rimasta debole e ha scatenato disinflazione costante nel Paese, anche con i tassi di interesse ai minimi storici.