I grandi marchi leader nel settore dei beni di consumo, per mantenere il proprio vantaggio competitivo, devono investire nel cambiamento per decifrare il codice digitale: l’analisi di Morgan Stanley (NYSE:MS) IM
La rivoluzione digitale ha avuto conseguenze importanti su diversi settori. Tra questi non è stato risparmiato il settore dei beni di consumo primari, passato da tassi di crescita tra il 4% e il 6% a incrementi compresi tra l’1% e il 3%. Molte aziende proprietarie di marchi di successo globale, apparentemente inattaccabili, sono state costrette a fare i conti con le nuove sfide dell’era digitale senza avere piena contezza di come affrontarle. Di conseguenza, molti marchi storici hanno cominciato a perdere terreno. Ma è ancora presto per parlare della “fine dei grandi marchi”.
E-COMMERCE E SOCIAL MEDIA
La pensano così gli esperti dell’International Equity Team di Morgan Stanley Investment Management, che costruiscono il discorso partendo dalle sfide per la “sostenibilità del successo dei beni di consumo primari”: l’e-commerce e i social media. Secondo William Lock, Head of International Equity Team, Bruno Paulson, Managing Director, e Dirk Hoffmann-Becking, Executive Director, “dimensione e competenze permettono ai grandi marchi di prosperare e il fatturato sta nuovamente prendendo quota”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge