Il tribunale arbitrale internazionale di Stoccolma ha concesso all'azienda energetica tedesca Uniper il diritto di chiedere a Gazprom un risarcimento di oltre 13 miliardi di euro per aver ridotto le forniture di gas negli ultimi due anni.
Dopo l'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina nel febbraio 2022 Gazprom ha invocato cause di "forza maggiore" per giustificare la riduzione delle forniture di gas e l'eventuale blocco completo dei gasdotti Nord Stream.
Uno stato di forza maggiore solitamente consente a un'azienda di essere esonerata dagli obblighi contrattuali in corso, nonché da qualsiasi azione legale che ne derivi. Tuttavia, per essere accettato, l'evento in questione deve essere estremamente imprevedibile, senza alcuna possibilità di controllarlo.
Oltre a Uniper, Gazprom aveva invocato cause di forza maggiore anche con altri clienti europei, tra cui la società energetica tedesca RWE Group. Nel caso di Uniper, Gazprom non ha rivelato nel dettaglio i motivi alla base della propria decisione, il che ha indotto Uniper ad andare per vie legali. La conseguente decisione del tribunale arbitrale ha dato alla società tedesca il diritto di porre fine ai contratti di fornitura di gas a lungo termine in essere con Gazprom.
Per Uniper, che dipendeva fortemente dalle forniture di gas di Gazprom, la riduzione delle forniture è stata uno shock notevole, che l'ha costretta a cercare altri fornitori, molto più costosi, sul mercato del gas spot, con un preavviso molto breve. Questo ha portato l'azienda a subire perdite vertiginose per un lungo periodo, spingendola sull'orlo dell'insolvenza.
Michael Lewis, amministratore delegato di Uniper, ha dichiarato in un comunicato stampa: "Questa sentenza fornisce chiarezza giuridica a Uniper. Con il diritto di recesso che abbiamo ricevuto nella sentenza arbitrale, poniamo fine ai contratti con Gazprom Export. La risoluzione dei contratti con Gazprom Export è l'ultima di una serie di decisioni coerenti prese negli ultimi tre anni. In questo periodo, Uniper ha cancellato la sua quota di finanziamento del gasdotto Nordstream 2, la sua partecipazione nella controllata russa Unipro e ha lasciato scadere i suoi contratti di fornitura di carbone con la Russia".
Lewis ha anche chiarito che, da allora, Uniper ha adottato misure supplementari per espandere e diversificare il suo ramo di gas e i suoi fornitori.
Forniture a singhiozzo
Le forniture di gas di Gazprom all'Europa sono state ridotte in più fasi nel corso di diversi mesi: nel giugno 2022 le forniture del gasdotto Nord Stream 1 sono state ridotte di circa il 75%, scendendo a 40 milioni di metri cubi da 170 milioni di metri cubi al giorno.Poi, nel luglio 2022, la Russia ha chiuso il Nord Stream 1 per manutenzione e riparazioni per circa 10 giorni. Tuttavia, le forniture sono state ulteriormente ridotte a 20 milioni di metri cubi una volta tornate in funzione. Alla fine di agosto del 2022 il gasdotto Nord Stream 1 è stato chiuso del tutto, a causa di problemi alle apparecchiature. Da allora, il gasdotto non è più in funzione.
Nel settembre 2022 si sono verificate una serie di esplosioni sia nel gasdotto Nord Stream 1 che nel Nord Stream 2. I responsabili non sono ancora stati individuati.