Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

Le cinque cose da seguire sui mercati questa settimana

Pubblicato 30.10.2022, 13:36
Aggiornato 30.10.2022, 13:34
© Reuters

© Reuters

Di Noreen Burke

Investing.com – È dato quasi per certo un aumento dei tassi di 75 punti base da parte della Federal Reserve e della Banca d’Inghilterra che si riuniranno rispettivamente mercoledì e giovedì. Ma se gli investitori sono alla ricerca di segnali che indichino un rallentamento della stretta monetaria, il report sull’occupazione USA di venerdì e quello sull’inflazione nella zona euro di lunedì saranno sotto i riflettori. E con la stagione degli utili a metà strada, questa settimana mostrerà se le azioni statunitensi possono continuare a sopportare i risultati aziendali deludenti. Ecco cosa c’è da seguire questa settimana.

  1. Aumento dei tassi della Fed

Si prevede che la Fed aumenterà i tassi di interesse di 75 punti base per la quarta volta consecutiva al termine del vertice di politica monetaria di due giorni.

Gli investitori guarderanno al presidente della Fed, Jerome Powell, alla ricerca di suggerimenti su un possibile rallentamento dopo i recenti dati economici più deboli.

Attualmente i mercati finanziari prevedono un aumento dei tassi di 50 punti base nel vertice di dicembre della Fed e di altri 50 punti base nei primi due vertici del prossimo anno.

Tuttavia, scommettere su una Fed meno falco si è rivelata una strategia rischiosa quest’anno. I titoli azionari sono rimbalzati ripetutamente dai minimi nelle speranze di un cosiddetto “pivot” della Fed, per poi essere nuovamente messi sotto pressione dal persistere di un’inflazione elevata e di una stretta monetaria aggressiva.

  1. Dati sull’occupazione USA

Il tono della conferenza stampa della Fed di mercoledì e il report sull’ occupazione non agricola di ottobre di venerdì saranno fondamentali per aiutare gli investitori a definire le aspettative in vista del vertice della banca centrale di dicembre.

Gli analisti si aspettano che il Dipartimento del Lavoro mostri che l’economia statunitense ha aggiunto 200.000 posti di lavoro il mese scorso, rispetto ai 263.000 di settembre, mentre si prevede che anche la crescita annuale della retribuzione oraria media sia moderata.

I dati di venerdì hanno mostrato che il costo della manodopera statunitense è aumentato solidamente nel terzo trimestre, ma la crescita dei salari del settore privato è rallentata notevolmente, indicando che l’inflazione ha raggiunto il suo picco o è vicina a farlo.

  1. Aumento dei tassi della BoE

La BoE si avvia ad alzare i tassi di interesse di 75 punti base giovedì, il suo ottavo aumento consecutivo, per combattere l’inflazione che attualmente supera il 10%, anche se il Regno Unito si avvia verso una recessione che potrebbe essere esacerbata dai tagli alla spesa del nuovo Primo Ministro Rishi Sunak.

Le aspettative per un aumento dei tassi di un punto percentuale sono state ridimensionate la scorsa settimana dopo che il nuovo Cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt ha annullato quasi tutti i tagli fiscali previsti dall’ex Primo Ministro Liz Truss e ha ridotto il suo programma di tetto energetico a sei mesi da due anni.

Ma il ritardo del primo piano di bilancio del nuovo governo fino al 17 novembre renderà più difficile per la BoE definire le proprie previsioni economiche.

Dopo il recente caos sui mercati finanziari, martedì la BoE inizierà a vendere i titoli della sua riserva.

  1. Dati della zona euro

Lunedì la zona euro pubblicherà i dati preliminari sull’inflazione per il mese di ottobre, che dovrebbe raggiungere il livello record del 10,2%.

Giovedì scorso la Banca Centrale Europea ha deciso il suo secondo aumento dei tassi di 75 punti base di fila e le successive osservazioni dei responsabili politici hanno indicato che continuerà a stringere nei prossimi mesi per evitare che l’inflazione si radichi, nonostante i timori di una recessione incombente.

La crisi energetica europea, provocata dalla guerra della Russia in Ucraina, ha esacerbato gli effetti economici di un’inflazione già elevata, provocando un rallentamento della spesa dei consumatori.

Lunedì, inoltre, l’area dell’euro pubblicherà i dati sul PIL del terzo trimestre, che dovrebbero mostrare una piccola espansione, ma la maggior parte degli economisti si aspetta che l’economia del blocco entri in territorio di contrazione nel quarto trimestre.

  1. Utili

Con la stagione degli utili che ha superato la metà del percorso, la settimana a venire sarà un banco di prova per verificare se i titoli azionari riusciranno a resistere alle deludenti notizie sugli utili.

263 delle società che fanno parte dell’S&P 500 hanno già rilasciato gli utili e questa settimana lo faranno altre 150 compagnie dell’indice S&P 500, tra cui Eli Lilly (NYSE:LLY), ConocoPhillips (NYSE:COP) e Qualcomm (NASDAQ:QCOM).

Questa stagione degli utili ha visto la sconfitta di alcuni grandi nomi del settore tecnologico, tra cui Amazon (NASDAQ:AMZN), Microsoft (NASDAQ:MSFT), la controllante di Google Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e la controllante di Facebook Meta Platforms (NASDAQ:META).

Wall Street ha chiuso in forte rialzo venerdì, con l’S&P e il Nasdaq che hanno registrato il secondo guadagno settimanale consecutivo e il Dow che ha messo a segno il quarto guadagno settimanale consecutivo, spinto dalle speranze di un cambio di rotta della Fed.

  • Articolo realizzato con il contributo di Reuters

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.