Investing.com - Dopo l’accordo raggiunto all’ultimo minuto per evitare lo shutdown del governo degli Stati Uniti, questa prossima settimana gli investitori si concentreranno sull’occupazione statunitensi e sui discorsi del capo della Federal Reserve Jerome Powell e della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde. Anche le riunioni delle banche centrali di Australia e Nuova Zelanda saranno al centro dell’attenzione e i mercati continueranno a digerire il mantra dei tassi di interesse “più alti più a lungo”. Ecco gli eventi da seguire la settimana.
1. Dati ull’occupazione non agricola
Venerdì gli Stati Uniti pubblicheranno il report sull’occupazione di settembre, che sarà molto seguito. Gli economisti prevedono la creazione di 163.000 posti di lavoro, in leggero rallentamento rispetto ai 187.000 di agosto.
Una lettura più forte del previsto potrebbe sottolineare l’orientamento della Fed “al rialzo più a lungo”, pesando sui mercati.
Per martedì è prevista la pubblicazione del report JOLTS sui posti di lavoro per il mese di agosto, seguita un giorno dopo dall’aggiornamento sulle assunzioni nel settore privato del rapporto ADP sull’occupazione nazionale, che dovrebbe indicare una moderazione della crescita dei posti di lavoro.
Nel frattempo, lunedì l’Institute for Supply Management pubblicherà il rapporto PMI manifatturiero di settembre, che dovrebbe rimanere in territorio di contrazione per l’undicesimo mese consecutivo. L’indice PMI dei servizi dell’ISM, previsto per mercoledì, dovrebbe indicare una crescita leggermente più lenta.
2. Commenti di Powell
Jay Powell, insieme al Presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker parteciperà lunedì a una tavola rotonda con lavoratori, piccoli imprenditori e leader della comunità.
I dati di venerdì hanno indicato progressi sul fronte dell’inflazione, con un’inflazione annua sottostante che è scesa al di sotto del 4% per la prima volta in oltre due anni, ma l’aumento dei prezzi del petrolio, che fanno lievitare il costo della benzina alla pompa, suggerisce che la strada per raggiungere l’obiettivo della Fed di un’inflazione al 2% sarà lunga.
A settembre, la Fed ha lasciato i tassi fermi ma ha indicato che prevede ancora un rialzo dei tassi quest’anno e un numero di tagli inferiore a quello precedentemente indicato per l’anno prossimo.
Anche la Presidente della Fed di Cleveland, Loretta Maestro, il Presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, e la Presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, terranno degli interventi in settimana.
3. I mercati azionari danno il via al quarto trimestre
Dopo un terzo trimestre debole per i titoli azionari, prende il via l’importantissimo ultimo trimestre dell’anno.
Nel trimestre, il S&P 500 è sceso del 3,6% circa, il Dow ha perso il 2,6% e il Nasdaq ha ceduto il 4,1%. A settembre, l’S&P 500 è sceso del 4,9%, il Dow del 3,5% e il Nasdaq del 5,8%.
L’impennata dei rendimenti obbligazionari sta facendo tremare i mercati azionari e alcuni investitori temono che le valutazioni gonfiate delle società megacap, tra cui Apple (NASDAQ:AAPL), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) possano essere un altro punto debole.
Le azioni delle società tecnologiche e in crescita, che spesso prevedono una crescita significativa degli utili negli anni a venire, tendono a essere colpite in modo particolarmente duro quando i rendimenti aumentano, perché i loro utili futuri previsti sono scontati più pesantemente.
Il quarto trimestre, tuttavia, porterà un’altra stagione degli utili e, sebbene il boom dell’intelligenza artificiale sia ancora importante, ci sono ancora dubbi sulla spinta finale agli utili.
4. Discorso di Lagarde
Christine Lagarde, presidente della BCE, terrà un discorso mercoledì, con gli investitori alla ricerca di indicazioni sul futuro percorso dei tassi di interesse, dopo che venerdì i dati hanno mostrato che il mese scorso l’inflazione della zona euro è scesa al livello più basso degli ultimi due anni.
I dati hanno alimentato le aspettative che la BCE abbia alzato i tassi abbastanza da riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%.
L’inflazione nel blocco ha brevemente toccato la doppia cifra lo scorso autunno, a causa dell’impennata dei costi dell’energia, degli intoppi post-pandemia nelle catene di approvvigionamento e dell’elevata spesa pubblica.
In risposta, la BCE ha aumentato i tassi d’interesse fino a raggiungere il massimo storico del 4,0% da un minimo di meno 0,5% in poco più di un anno, dopo un decennio trascorso a cercare di stimolare l’inflazione attraverso una politica monetaria ultra-allentata.
5. Riunioni della RBA e della RBNZ
Martedì la Banca Centrale d’Australia terrà la sua prima riunione con il nuovo governatore Michele Bullock, la prima donna alla guida della banca.
Gli investitori cercheranno di capire se la RBA ha terminato i rialzi dei tassi o se ne sono previsti altri dopo le recenti indicazioni di pressioni persistenti sui prezzi nel settore dei servizi. Le previsioni sono per una pausa.
Nel frattempo, mercoledì si terrà l’ultima riunione politica della Reserve Bank of New Zealand. Nonostante la posizione aggressiva della RBNZ, gli osservatori del mercato non si aspettano un rialzo dei tassi, ma si concentrano sulla possibilità che i funzionari segnalino una possibile mossa a novembre.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters