Eurogruppo bloccato dall’intransigenza olandese su Eurobond e Mes. Ma in gioco c’è la tenuta dell’Unione europea, non solo il ricorso a un finanziamento comune
Sui campi da calcio il copione delle sfide tra Italia e Olanda era più o meno lo stesso: olandesi all’attacco e italiani arroccati in difesa sperando in tempi migliori, esattamente come era successo nella semifinale di Euro 2000, quella degli innumerevoli rigori parati da Francesco Toldo. Ma se dai rigori calcistici si passa al rigore finanziario la musica, in periodo di coronavirus, cambia: l’Italia attacca e l’Olanda scava trincee. Trincee talmente profonde da rischiare di farci sprofondare un’Unione europea che già non godeva di buona salute.
LA POSTA IN GIOCO SI CHIAMA UNIONE EUROPEA
L’Eurogruppo formato maratona di ieri, concluso con un aggiornamento a oggi pomeriggio alle 17, è la prova plastica delle divisioni che per anni – più o meno sottotraccia – hanno segnato l’Ue: Nord contro Sud, rigoristi contro presunti spendaccioni. Ma la posta in gioco oggi è immensamente più grande rispetto al passato. Non si tratta semplicemente di non voler pagare le politiche allegre dei cugini mediterranei, si tratta di capire se l’Unione europea esiste veramente...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge