Wall Street apre in deciso calo, dopo il dato sull’inflazione che ha raggiunto i massimi da agosto 1982. Si rafforza il dollaro sull’euro. Gli investitori considerano più probabile un nuovo aumento dei tassi di interesse della Fed
Il dato sull’inflazione negli Stati Uniti manda in rosso le Borse. A settembre i prezzi al consumo (Cpi) sono aumentati dell’8,2% in un anno, più dell’8,1% delle attese, restando vicino ai massimi degli ultimi 40 anni. Wall Street apre in deciso calo, con l’indice Dow Jones a -1,59%, lo S&P 500 a -2,08% e il Nasdaq a -2,85%. In negativo anche l’Europa, con Piazza Affari che viaggia a -1,20%.
INFLAZIONE RECORD DAL 1982
Il dato “core”, ossia quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto in un mese dello 0,6%, contro attese per un +0,4% e del 6,6% in un anno, con le attese che erano per un +6,5%. I livelli sono ai massimi da agosto 1982. Il mercato ora teme un nuovo aumento dei tassi da parte della Fed...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge