Secondo gli analisti il 2021 sarà l’anno delle commodity: il rame ha toccato i massimi da settembre 2011 e il petrolio potrebbe continuare a salire nel post Covid, spinto dalle aspettative di ripresa
A detta di molti analisti, il 2021 sarà l’anno delle commodity. Petrolio e metalli stanno aggiornando al rialzo, ormai da settimane, le loro quotazioni. E tra i metalli, il rame si sta mettendo in particolare evidenza. Questa è una buona notizia, non solo per chi ha deciso di investire su questa materia prima, ma anche perché l’aumento della domanda è legato alla realizzazione di infrastrutture, strategiche per i progetti di ripresa dell’economia post Covid.
LA CORSA DEL RAME
Il rame sta mettendo a segno un progresso che dura da settimane. Venerdì è salito a quota 8.806 dollari per tonnellata, praticamente il prezzo più alto da settembre 2011. Nel marzo dello scorso anno, nel pieno della prima ondata di Covid, la commodity era scambiata a poco più di 4.700 dollari. Un andamento al rialzo delle quotazioni in questi ultimi mesi, lascia presagire una certa fiducia da parte degli investitori su una rapida ripresa dell’economia su scala mondiale. E il trend rialzista, a detta della maggior parte degli addetti ai lavori, dovrebbe restare una costante per tutto il 2021...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge