Gli asset emergenti presentano valutazioni apparentemente convenienti, ma la ricetta di Raiffeisen Capital Management raccomanda una selezione estrema per i rischi legati a possibili fughe di capitali e al calo delle materie prime
Quando il nuovo coronavirus ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo, alla calma iniziale è presto subentrato il panico. Con i mercati azionari crollati in tempi record è iniziata anche la fuga di capitali dai Paesi emergenti, mentre persino mercati altamente liquidi come quello dei titoli del Tesoro Usa hanno temporaneamente subito notevoli distorsioni. A seconda dello scenario ipotizzato, le valutazioni di azioni e obbligazioni di molti Paesi emergenti appaiono da interessanti a molto convenienti, oppure presentano ancora notevoli rischi al ribasso. Una ripresa duratura potrà arrivare solo quando sarà prevedibile la fine dell’emergenza.
L’IMPATTO DELLE MISURE ANTI-VIRUS METTE SOTTO PRESSIONE AZIONI, BOND E VALUTE EMERGENTI
Nel suo Panorama dei Mercati emergenti, il Team di gestione di Raiffeisen Capital Management osserva che mentre in decine di paesi la chiusura su vasta scala di fabbriche, strutture pubbliche e i divieti di circolazione sono ormai una realtà, in Cina, invece, l’economia e la vita pubblica fuori della provincia più colpita dell’Hubei sembrano lentamente tornare alla normalità. Ma le contromisure delle autorità in tutto il mondo sono senza precedenti nella storia, e l’impatto economico che ne risulta è grave, mettendo azioni, obbligazioni e valute dei Paesi Emergenti sotto forte pressione...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge