Per Pictet AM i mercati sembrano aver prezzato un impatto del virus del -3,5% sul Pil globale in linea con le correzioni degli ultimi 100 anni a cui è seguito di solito un rimbalzo significativo
Oggi i mercati azionari prezzano un impatto della crisi da virus del -3,5% del PIL mondiale, che implica un calo degli utili del 30%, pari alla caduta dei prezzi in Borsa registrata sinora. Anche il calo di circa 100 punti base dei rendimenti dei Treasury USA fa sì che il premio di rischio tra rendimento atteso di azioni e bond si sia ampliato del 2,5% circa dall’inizio della correzione, creando un ‘cuscinetto’ per ulteriori cattive notizie. Inoltre, prendendo a confronto le altre correzioni degli ultimi 100 anni, in media i mercati hanno segnato una performance di -33%, non lontano da quanto registrato in queste settimane, per poi rimbalzare mediamente del +20% nei 3 mesi successivi all’inversione della tendenza.
ORA LE SPERANZE PER UN FORTE RIMBALZO PUNTANO SU BUONE NOTIZIE DAL FRONTE SANITARIO
Sulla base di queste considerazioni, Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset, e Ella Hoxha, Senior Investment Manager del team Global Bonds di Pictet AM suggeriscono che, se la situazione sanitaria non dovesse peggiorare e prolungarsi eccessivamente, abbiamo toccato i livelli minimi, quantomeno temporanei. A questo punto secondo i due esperti di Pictet AM “non resta che aspettare che la ricerca medica offra una via d’uscita dall’emergenza sanitaria, per poter vedere i mercati brindare”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge