Confronto aperto sulle due sponde dell’Atlantico: la Bce ha detto “no” alla cancellazione, ma non ha fissato una data per la fine dei reinvestimenti
Monetizzare del debito pubblico? Il dibattito è aperto sia in Europa che in USA, anche se non è ufficialmente nelle agende di governi e autorità monetarie. Una volta era normale che le banche centrali comprassero le emissioni di debito, poi gli eccessi di spesa sconsiderata degli anni 70 accompagnati dall’inflazione galoppante indussero a alzare muraglie cinesi limitando gli acquisti al solo mercato secondario e solo per mantenere la liquidità del mercato.
PERCHÉ SE NE PARLA
Ora però, prima con la Grande Crisi e poi con la massiccia risposta fiscale e monetaria allo shock da pandemia, parlarne non è più proibito e neanche considerato sconveniente. I giapponesi lo fanno, senza ufficializzarlo, da una ventina d’anni. Quest’anno il Tesoro USA dovrà emettere debito per un importo stimato di 2.500 miliardi di dollari e la Fed dovrebbe comprarne direttamente o indirettamente, e sempre sul secondario, qualcosa come il 40%. Per ora non ci sono segnali che l’appetito degli investitori esteri, privati e istituzionali, per i Treasury sia in calo drammatico...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge