La prospettiva di tassi alti più a lungo fa volare i rendimenti dei titoli di Stato. Gli esponenti di spicco della Banca centrale europea, con Philip Lane e Luis de Guindos ultimi in ordine di tempo, continuano a ribadire il concetto che mantenere il tasso di deposito Bce “per un periodo sufficientemente lungo” sugli attuali livelli dovrebbe contribuire a ridurre l'inflazione al 2%.Allo stesso modo, la Federal Reserve va avanti nel suo atteggiamento da falco, vigile sull’andamento dei dati economici che potrebbero suggerire un altro rialzo dei tassi da qui a fine anno.
E allora ecco che i rendimenti dei titoli di Stato volano, con i Treasury americani a 10 anni Stati Uniti 10 anni che continuano ad aggiornare i massimi dal 2007 e il cui rendimento oggi è salito fino al 4,775% dalla chiusura precedente di 4,687.
Segna il record da novembre 2012 il Btp Italia 10 anni che oggi ha superato quota 4,9, in rialzo di dieci punti base e al momento guadagna oltre il 2% rispetto alla vigilia.
Ma il 3 ottobre è stata anche la seconda giornata di collocamento per il Btp Valore ottobre 2028. L’obbligazione a 5 anni pensata dal Mef per i piccoli risparmiatori ha fatto registrare un altro boom di ordini, che hanno ormai superato gli 8 miliardi.
Intanto, lo spread tra i titoli di Stato italiani e il decennale tedesco è arrivato a quota 193, in crescita di cinque punti, con il Bund Germania 10 anni che, al momento in cui si scrive, rende il 2,95%, in rialzo di oltre l’1%. Allo stesso modo sale il Rendimento delle obbligazioni francesi a 10 anni Francia 10 anni, fissato ora al 3,5%.
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