Gli occhi del mondo sono puntati sulla Cina per capire quale sarà la velocità delle ripresa. Secondo Steven Watson (Capital Group) la componente export sarà importante, ma i consumi interni determineranno il futuro più immediato
La Cina, che rappresenta la seconda economia mondiale, è stato il primo paese ad uscire dall’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da coronavirus. Questo spiega perché l’attenzione di tutti è rivolta a come le sue attività si normalizzeranno, in modo da stimare la ripresa degli altri paesi ancora in ‘quarantena’ e le tempistiche per un ritorno in carreggiata dell’economia a livello globale.
CINA, DIFFICILE UNA RIPRESA IN TEMPI RAPIDI
Una normalizzazione che, secondo Steven Watson, Equity Portfolio Manager di Capital Group, difficilmente avverrà in tempi rapidi. “Pur rimanendo ottimisti, è troppo presto per affermare che la ripresa della Cina possa essere rapida. Il suo ritmo di crescita già prima dell’epidemia da coronavirus era il più lento degli ultimi 30 anni: riteniamo probabile che possa registrare una crescita economica negativa per un altro trimestre, per poi evidenziare una leggera ripresa solo nella seconda metà del 2020”, spiega l’esperto...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge