A trent’anni dalla fine della Guerra Fredda, la pace continua a pagare il dividendo. Con due terzi delle trimestrali uscite, Wall Street smentisce le attese di frenata degli utili. E forse potrebbe esserci valore ancora da scoprire nel Biotech.
A 30 ANNI DALLA CADUTA DEL MURO IL DIVIDENDO DELLA PACE CONTINUA A STACCARE CEDOLE
Continua la serie di storici anniversari di questo 2019. Dopo i 50 anni dell’allunaggio e i 90 anni del crash di Wall Street che aprì la strada alla Grande Depressione, il 9 novembre sono in arrivo i 30 anni della caduta del Muro di Berlino e della fine della guerra fredda vinta dagli americani Reagan e Bush. La Reuters argomenta che starebbe per esaurirsi anche il ‘dividendo della pace’ vale a dire la lunga fase di espansione e globalizzazione che ha portato benessere a economie e mercati, interrotta dai due ‘incidenti’ della bolla di Internet nel 2000 e della Grande Crisi del 2008 aperta dal crack Lehman. Un dividendo della pace cifrato nella quadruplicazione del valore dell’indice globale azionario MSCI e da una crescita media annua dell’economia globale superiore al 3%, ma ora minacciato dal protezionismo e dai populismi incarnati da Trump e Brexit. Forse bisogna ricordare che non siamo a novembre del 2016, ma del 2019, e che chi da tre anni ripete il mantra della fine del ciclo di mercati e economie finora è stato abbastanza clamorosamente smentito. Il dividendo della pace sembra proprio voglia continuare a staccare cedole...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge