GAM SGR analizza le possibili conseguenze di una normalizzazione anticipata delle politiche monetarie che potrebbe causare perdite in conto capitale agli investitori obbligazionari, soprattutto nel segmento retail
Il 2021 potrebbe segnare una svolta per il mercato obbligazionario: i tassi dei bond governativi dei Paesi Sviluppati sono ai minimi storici e una ripresa globale potrebbe far scattare una ‘normalizzazione’ dei rendimenti, nonostante politiche monetarie ancora molto espansive delle principali Banche Centrali. Ma per i risparmiatori, un aumento dei tassi della parte medio-lunga della curva potrebbe costituire un problema. Se il rendimento del decennale USA, per esempio, salisse fino all’1,5% entro il 2021, l’impatto negativo sui prezzi sarebbe di circa il 6%, solo parzialmente mitigato dalle cedole.
PERDITE DIFFICILI DA TOLLERARE
Lo rileva in un commento Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, osservando che i tassi a breve estremamente bassi o negativi al momento non costituiscono certo una buona alternativa d’investimento, e un rialzo della parte intermedia porterebbe a discese dei prezzi non trascurabili. Perdite difficili da tollerare per un cliente conservativo, abituato alle performance positive del più lungo mercato toro obbligazionario della storia...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge