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Tassi Fed, opzione +50 pbs. Berenberg: "Undici rialzi fino al 2024"

Pubblicato 31.01.2022, 09:21
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Di Alessandro Albano 

Investing.com - Tre aumenti dei tassi d'interesse potrebbero non bastare. In un'intervista rilasciata al Financial Times, il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic ha affermato che la stretta monetaria della banca centrale potrebbe tradursi in un aumento di 50 punti base dei tassi d'interesse nella prossima riunione del 15/16 marzo.

"Ogni opzione è sul tavolo per ogni riunione", ha detto il membro non votante del Fomc. "Se i dati macro dicono che le cose si sono evolute in modo tale che una mossa di 50 punti base sia necessaria o appropriata, allora mi adopererò in tal senso", ha aggiunto. 

Inoltre, con i fed funds futures di CME che ormai da inizio anno prezzano 5 aumenti nell'arco del 2022, per il governatore di Atlanta "Se alzeremo il costo del denaro per tre volte (come credo), la nostra politica resterà comunque in uno spazio molto accomodante".

Tuttavia, per gli analisti di Berenberg "le mosse della Fed e il possibile aumento del Treasury a 10 anni al 2,5% entro la fine del 2022 sono una reazione tardiva all'inflazione elevata". "Nel nostro precedente Global Outlook 2022  - scrivono in una nota di ricerca - abbiamo affermato che i mercati, a causa delle mosse della banche centrali, potrebbero trovarsi di tanto in tanto in una correzione temporanea, significativa ma non insolita, ma nel complesso il trend resta al rialzo come spesso accade nelle prime fasi di un nuovo ciclo di rialzo dei tassi”.

Unidici aumenti fino al 2024

Se l'inflazione non dovesse rallentare nel corso dell'anno, le banche centrali saranno costrette "a frenare con forza", mentre le diverse economie potrebbe affrontare "un rallentamento dopo il boom post-Covid-19", con il mercato azionario in "bear market", sottolineano dalla banca tedesca, ma iIl rischio di una recessione negli Stati Uniti alla fine del 2022 o nel 2023 sembra ancora remoto". 

Secondo Berenberg, saranno 11 gli aumenti degli intervalli sui fondi federali da parte della Fed fino al 2024, a causa "della forte crescita, dell'inflazione elevata e di un mercato del lavoro rigido". "Prevediamo ora sei aumenti dei tassi nel 2022 di 25 pbs ciascuno invece di quattro, seguiti da altri quattro di questi aumenti nel 2023 e una mossa nel 2024", scrivono nella ricerca, mentre stimano un'inflazione Usa nel 2022 dal 4,6% al 5,3%, 2023 dal 3,3% al 3,8% nel 2023 e dal 2,9% al 3,5% nel 2024.

Treasury al 2,5% a fine anno

Il target del titolo a 10 anni Usa è stato rivisto al rialzo al 2,5% dal 2,2% per la fine di quest'anno, al 2,9% dalla precedente stima di 2,6% per la fine 2023, e al 3,4% dal 2,7% per l'anno successivo, mentre in termini di PIL la crescita statunitense rallenterà al +3,9% dal +4,1% previsto a causa "di un calo delle scorte che hanno spinto il Pil nel 2021 (

Guardando l'Europa, Berenberg stima che "a seguito dell'aumento dei prezzi dell'energia all'inizio del 2022" l'inflazione per quest'anno salirà al 3,4% dal 3,2%, mentre resta ferma la proiezione dell'1,9% per 2023 e del +2,2% per l'anno successivo.

In termini di rendimento, l'aumento dei titoli Usa "eserciterà una certa pressione al rialzo sugli altri bond", con Bund decennale "allo 0,5% per fine 2022 e all'1,6% per fine 2024, mentre i Gilt britannici saliranno all'1,9% alla fine di quest'anno e al 2,7% per fine 2024".

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