Investing.com - I commenti di James Bullard sui tassi Fed hanno provocato un nuovo aumento dei tassi obbligazionari americani, con il titolo a 30 anni che ha superato il 3% di rendimento per la prima volta dall'inizio del 2019.
Il Treasury a 10 anni è lontano meno di 10 punti base al 2,92%, il quinquennale rende il 2,87% (+2,5% oggi), mentre il la scadenza a 2 anni registra un rendimento del 2,54%. Come ricordato da Cetera Investment Management, il decennale è aumentato di oltre il 2% negli ultimi 24 mesi, il ritmo più veloce dal 1989.
A smuovere i mercati ci ha pensato James Bullard, governatore della Fed di St.Louis tra i membri più 'falco' del Fomc, il quale ha suggerito che i Fed Funds potrebbero dover salire a un tasso "neutrale" del 3,50%, precisando che un aumento del tasso dello 0,75% "non è fuori questione" anche se non è il suo "scenario base".
"I commenti di Bullard racchiudono davvero il dilemma in cui si sono trovate molte banche centrali", scrive in una nota Jeffrey Halley, analista senior di Oanda, aggiungendo che le banche "possono recuperare terreno aumentando in modo aggressivo il costo del denaro e correre il rischio di una recessione.
"In alternativa, possono mantenere le luci accese lasciando che l'inflazione faccia il suo corso, sperando che i prezzi e l'erosione del potere di spesa non causino disordini sociali", afferma l'esperto.
Al momento, secondo il Fed rate monitor, il mercato sta prezzando al 92% di possibilità un aumento dei Fed Funds di 50 punti base nella riunione del Fomc del 4 maggio, mentre l'opzione da +75 bps non è ancora presa in condirezione.
Grazie ad una serie positiva di risultati trimestrali, i listini di Wall Street stanno scambiando in positivo con Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq in rialzo tra l'1,1% e l'1,2%.