LONDRA (Reuters) - L'agenzia di rating Dbrs ritiene che il 'sì' al referendum costituzionale di domenica in Italia sarebbe il miglior risultato per il rating su credito del Paese, che è attualmente sotto review con la minaccia di downgrade.
Il rating di Dbrs è chiave perché un taglio dell'Italia a A significherebbe che le banche dovrebbero pagare di più i finanziamenti della Bce in base alle regole attuali.
Dbrs ha rinviato la sua revisione fino a dopo il referendum, ma deve concluderla entro il prossimo 3 febbraio.
"Se prevarrà il sì, riteniamo che (il presidente del Consiglio Matteo) Renzi resterà, con il mandato di continuare il programma di riforme economiche. Sarebbe il miglior risultato da un punto di vista del credito", spiega a Reuters Fergus McCormick, co-responsabile dei rating sovrani di Dbrs.
"Se il referendum sarà sconfitto con un margine molto ampio, allora saranno convocate elezioni anticipate, e questo aumenterà l'incertezza politica... siamo proeccupati per la fiducia degli investitori in questo contesto".