--------------------------------------------------------------- INDICE ORE 8,30 VAR% CHIUSURA 2010 MS A-P exJ <.MIAPJ0000PUS> 473,25 +0,03 478,88 HONG KONG <.HSI> 23.835,87 +0,52 23.035,45 SINGAPORE <.FTSTI> 3.100,18 -0,12 3.179,04 TAIWAN <.TWII> 8.750,02 +0,03 8.972,50 SEUL <.KS11> 2.001,47 +0,26 2.051,00 SHANGHAI COMP <.SSEC> 3.002,1544 +0,07 2.808,07 SYDNEY <.AXJO> 4.767,777 -0,84 4.745,24 INDIA <.BSESN> 18.481,88 +0,23 20.509,09 ---------------------------------------------------------------
MILANO, 9 marzo (Reuters) - Il nuovo ribasso del petrolio, generato dalle attese di un aumento della produzione Opec, ha dato anche oggi una mano alle borse dell'area Asia-Pacifico, rimaste in maggioranza intorno alla parità nonostante i timori legati alle turbolenze geopolitiche che stanno investendo Medio Oriente e Nord Africa.
"Il petrolio ha smesso di salire per ora, ma non è certo tornato sui livelli che permetterebbero acquisti aggressivi su asset rischiosi, e per questo resta un certo nervosismo", osserva Hiroichi Nishi, direttore generale di Nikko Cordial Securities.
L'indice giapponese NIKKEI <.N225> è salito dello 0,6%, mentre l'MSCI <.MIAPJ0000PUS>, metro delle borse della regione Asia-Pacifico escluso il Giappone, intorno alle 8,30 sale dello 0,03%.
Rialzo in COREA <.KS11>, trainata dai bancari in vista della riunione di domani della banca centrale sui tassi di interesse, che il mercato prevede in rialzo alla luce delle crescenti pressioni inflazionistiche.
Positiva anche HONG KONG, che ha chiuso sui massimi del mese
in un clima di ottimismo riguardo ai risultati societari e
sull'allentamento dei timori per una stretta fiscale; poco mossa
SHANGHAI, colpita dalle prese di beneficio, ma che comunque è
riuscita a chiudere sopra i 3.000 punti per la prima volta da
quattro mesi.
In calo invece la borsa di SYDNEY, che che ha rotto un
supporto chiave e ha toccato un minimo da oltre un mese. Pesano
i timori sulla situazione mediorientale e sul debito sovrano
della zona euro, che potrebbero portare a un ridimensionamento
della domanda globale di materie prime. I giganti del settore,
BHP Billiton