MILANO, 16 gennaio (Reuters) - La borsa di Milano chiude positiva, vicina ai massimi di seduta, corroborata dall'andamento rialzista di Wall Street, l'indomani della firma dell'accordo di fase uno tra Cina e Stati Uniti.
Sul mercato resta tuttavia la cautela perché si tratta solo di un primo passo e molte questioni restano ancora aperte.
Oggi, la forbice dello spread del rendimento fra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi si è allargata, portandosi a 170 punti base.
BANCARI in recupero. Banca Mps (MI:BMPS) (+0,8%) sotto i massimi, sostenuta dal flusso di notizie positivo in termini di derisking ma frenata dall'incertezza legata allo scorporo degli Npl.
Ben raccolte Banco Bpm (MI:BAMI) (+2,25%) e Ubi Banca (MI:UBI) (+3,93%) anche sulle attese di aggregazione. Fra le big, Intesa (MI:ISP) San Paolo piatta, Unicredit (MI:CRDI) (+0,51%).
Industriali tendenzialmente negativi sulle incertezze per i futuri rapporti commerciali Usa-Cina e il possibile impatto sull'Europa. Fiat Chrysler (MI:FCHA) -0,14%, Leonardo -0,54%.
Atlantia (MI:ATL) guadagna l'1,17% sempre in balia dell'ipotesi revoca delle concessioni autostradali. Oggi il premier, Giuseppe Conte, ha detto che la questione della concessione ad Aspi non sarà all'ordine del giorno di un Consiglio dei ministri da convocare per domani.
Debole anche il lusso, con Salvatore Ferragamo (MI:SFER) in calo dello 0,52%; Deutsche Bank (DE:DBKGn) ha tagliato il target a 20,5. Segue Moncler (MI:MONC) -0,7%. Giù anche Tod's in flessione dello 0,64%.
Fra le utility, spunti su Enel (MI:ENEI) che balza del 2,56%.
Fra i minori strappa Biesse con un balzo del 12,3%. Un trader cita l'upgrade a "outperform" da parte di un broker internazionale con un prezzo obiettivo a 19 euro.
Forti acquisti anche su Alerion (+14,7%)sui massimi da aprile 2012 sulle attese degli effetti del "green deal" -- presentato dalla Commissione europea due giorni fa -- sul settore delle società che producono energia elettrica da fonti rinnovabili.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)