Investing.com – La sterlina è salita contro il dollaro statunitense questo martedì, ma i guadagni sono rimasti limitati per via dei timori sulla crisi del debito della zona euro che ha pesato sul sentimento dei mercati.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5536 il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,5530, in salita dello 0,16%.
Supporto a 1,5412, minimo del 13 luglio e resistenza a 1,5623, massimo di lunedì.
La sterlina ha trovato il supporto dai dati che mostrano un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
Sebbene il numero si rimasto sotto il 50,0 che indica contrazione, il miglioramento rispetto al mese precedente allenta i timori si un rallentamento dell’economia cinese.
Il report ha cancellato i dati deboli della zona euro, che mostrano che l’attività manifatturiera
tedesca è crollata al minimo di più di 3 anni a luglio, un giorno dopo la decisione dell’agenzia di rating Moody’s di tagliare la previsione sulla Germania a negativo da stabile.
Altri report hanno mostrato che l’attività manifatturiera della zona euro si è contratta al ritmo più veloce dal maggio 2009 a luglio, mentre il settore manifatturiero si è contratto al ritmo più veloce degli ultimi 38 mesi.
Gli investitori temono inoltre che la Spagna possa essere il prossimo paese della zona euro a dover chiedere un salvataggio, dopo l’impennata del rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni che ha toccato un record del 7,60%, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
La sterlina resta vicina al massimo di tre anni contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,38% a 0,7784.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati preliminari sull’attività manifatturiera, mentre è atteso il discorso del Presidente della Fed Ben Bernanke.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5536 il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,5530, in salita dello 0,16%.
Supporto a 1,5412, minimo del 13 luglio e resistenza a 1,5623, massimo di lunedì.
La sterlina ha trovato il supporto dai dati che mostrano un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
Sebbene il numero si rimasto sotto il 50,0 che indica contrazione, il miglioramento rispetto al mese precedente allenta i timori si un rallentamento dell’economia cinese.
Il report ha cancellato i dati deboli della zona euro, che mostrano che l’attività manifatturiera
tedesca è crollata al minimo di più di 3 anni a luglio, un giorno dopo la decisione dell’agenzia di rating Moody’s di tagliare la previsione sulla Germania a negativo da stabile.
Altri report hanno mostrato che l’attività manifatturiera della zona euro si è contratta al ritmo più veloce dal maggio 2009 a luglio, mentre il settore manifatturiero si è contratto al ritmo più veloce degli ultimi 38 mesi.
Gli investitori temono inoltre che la Spagna possa essere il prossimo paese della zona euro a dover chiedere un salvataggio, dopo l’impennata del rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni che ha toccato un record del 7,60%, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
La sterlina resta vicina al massimo di tre anni contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,38% a 0,7784.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati preliminari sull’attività manifatturiera, mentre è atteso il discorso del Presidente della Fed Ben Bernanke.