Investing.com - La sterlina resta in calo contro il dollaro questo mercoledì in seguito ai verbali del vertice di ottobre della Banca d’Inghilterra secondo cui la disoccupazione sta scendendo più velocemente del previsto, mentre gli investitori hanno bloccato i profitti seguiti ai notevoli rialzi di ieri.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,6137 negli scambi della mattinata europea, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,6151, in calo dello 0,52%.
Supporto a 1,6020 e resistenza a 1,6255, il massimo della seduta e di quasi nove mesi.
Secondo i verbali del vertice di ottobre della BoE, il tasso di disoccupazione in Gran Bretagna sembra scendere più velocemente del previsto mentre prende piede la “solida” ripresa.
Il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,8% al 7,7% rispetto al report sull’inflazione rilasciato dalla Banca ad agosto; secondo il rapporto in tre anni si dovrebbe raggiungere la soglia del 7% e a quel punto si potrebbe iniziare a considerare un aumento del tasso di interesse.
La Banca stima che la crescita trimestrale nella seconda metà dell’anno rimarrà intorno allo 0,7% o poco più , una lettura maggiore di quanto previsto nel report di agosto sull’inflazione.
Secondo i verbali, i policymakers hanno votato all’unanimità per lasciare invariati i tassi di interesse allo 0,5% e mantenere lo stimolo attuale.
Il dollaro è rimasto sotto pressione in seguito ai dati di ieri su una crescita dell’occupazione USA a settembre più debole del previsto che ha rafforzato le aspettative per il rinvio da parte della Federal Reserve della riduzione del programma di stimolo.
I dati del Dipartimento per il Lavoro mostrano che l’economia USA ha creato 148.000 nuovi posti di lavoro a settembre, molto al di sotto dei previsti 180.000, rivelando che la crescita occupazionale era rallentata già prima dei 16 giorni di shutdown del governo.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,36% a 0,8518.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,6137 negli scambi della mattinata europea, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,6151, in calo dello 0,52%.
Supporto a 1,6020 e resistenza a 1,6255, il massimo della seduta e di quasi nove mesi.
Secondo i verbali del vertice di ottobre della BoE, il tasso di disoccupazione in Gran Bretagna sembra scendere più velocemente del previsto mentre prende piede la “solida” ripresa.
Il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,8% al 7,7% rispetto al report sull’inflazione rilasciato dalla Banca ad agosto; secondo il rapporto in tre anni si dovrebbe raggiungere la soglia del 7% e a quel punto si potrebbe iniziare a considerare un aumento del tasso di interesse.
La Banca stima che la crescita trimestrale nella seconda metà dell’anno rimarrà intorno allo 0,7% o poco più , una lettura maggiore di quanto previsto nel report di agosto sull’inflazione.
Secondo i verbali, i policymakers hanno votato all’unanimità per lasciare invariati i tassi di interesse allo 0,5% e mantenere lo stimolo attuale.
Il dollaro è rimasto sotto pressione in seguito ai dati di ieri su una crescita dell’occupazione USA a settembre più debole del previsto che ha rafforzato le aspettative per il rinvio da parte della Federal Reserve della riduzione del programma di stimolo.
I dati del Dipartimento per il Lavoro mostrano che l’economia USA ha creato 148.000 nuovi posti di lavoro a settembre, molto al di sotto dei previsti 180.000, rivelando che la crescita occupazionale era rallentata già prima dei 16 giorni di shutdown del governo.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,36% a 0,8518.