ROMA (Reuters) - Il governo italiano non ritiene che ci siano altri istituti di credito che abbiano bisogno di aiuti di Stato dopo il caso di Pop Vicenza e Veneto banca.
Lo ha detto il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, in una intervista a Bloomberg tv.
"Non ci aspettiamo [che siano necessari] altri aiuti di Stato", ha detto il ministro del Tesoro.
La Bce venerdì sera ha dichiarato i due istituti veneti "failing or likely to fail" aprendo la strada per la liquidazione.
Di conseguenza, domenica 25 giugno il governo ha varato un decreto che consente di spendere subito oltre 5 miliardi da dare a Intesa Sanpaolo (MI:ISP) per acquistare a un prezzo simbolico le due banche senza effetti sui suoi ratio patrimoniali.
Popolare di Vicenza e Veneto Banca saranno separate in good e bad bank, per una operazione che potrà costare allo Stato fino a 17 miliardi.
Padoan ha ribadito che "le risorse pubbliche sono già scontate [con il decreto di dicembre, non ci saranno risorse aggiuntive...i contribuenti non saranno colpiti".
Rispondendo a una domanda su Mps (MI:BMPS), il ministro ha detto che si tratta di un caso diverso.
Una volta ottenuto il consenso delle autorità europee alla ricapitalizzazione precauzionale, ha detto il ministro, "lo Stato entrerà ufficialmente nel capitale... per un certo periodo di tempo che spero sia il più breve possibile, [fino a quando] Mps avrà capitale sufficiente per poter sopravvivere in maniera stabile".
"A quel punto lo Stato uscirà", ha concluso.