Investing.com - Mattinata in altalenza per il titolo Banca Carige (MI:CRGI) che in apertura tocca un +4% per poi iniziare una discesa che la porta a cedere oltre l’1% per poi tornare in positivo dell’1,35%
A muovere il titolo sono state le indiscrezioni diffuse dal quotidiano Il Messaggero di possibili “giochi di poteri” all’interno delle quote azionarie dell’istituto.
Secondo il giornale romano, alcuni fondi di investimento (“da 2 a 4”) avrebbero acquisito posizioni nel capitale accumulando quote superiori al 5% approfittando dei prezzi bassi delle ultime settimane e presto potrebbero manifestarsi pubblicamente.
Le manovre di questi fondi, sempre secondo il Messaggero, potrebbero spingere il gruppo Malacalza Investimenti (attualmente primo socio col 20,6%) a rafforzare la sua posizione fino ad arrivare al 28%.
Carige potrebbe essere al centro di una fusione con Credito Emiliano, Bper e Cariparma (gruppo Credit Agricole (PA:CAGR)) dopo aver portato a termine l’operazione di rafforzamento patrimoniale e di de-risking sui crediti problematici. Già l’ad Paolo Fiorentino aveva aperto a future aggregazioni dopo aver sistemato i conti.
Nel frattempo, a Piazza Affari si assiste al tracollo di Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) (Creval) che sta cedendo il 6,43% nel giorno in cui è stato convocato il cda per fissare il prezzo dell’aumento di capitale da 700 milioni di euro e che inizierà il prossimo lunedì. L’operazione, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe iperdiluitiva e pari a sei volte circa l’attuale capitalizzazione di borsa.
Tra gli altri titoli bancari, restano in perdita Banca Generali (MI:GASI) (-1,92%), Mediobanca (MI:MDBI) (-1,49%), Ubi (MI:UBI) (0,23%) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-0,28%). Spiccano invece in verde Bper Banca (MI:EMII) (+1,45%), Banco Bpm (MI:BAMI) (+1,48%) e Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) (+1,21%) che tenta il recupero dopo le forti perdite dei giorni scorsi.