Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate sono in salita questo mercoledì, mentre gli investitori attendono il rilascio di dati settimanali nel corso della seduta, per valutare la forza della domanda del principale consumatori mondiale di greggio.
Il report governativo di oggi dovrebbe mostrare che le scorte di greggio USA sono aumentate di 1,3 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di benzina dovrebbero essere aumentate di 1,1 milioni di barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute, ha dichiarato che le scorte di greggio USA hanno visto un calo di 6,5 milioni di barili nella settimana terminata il 28 novembre.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte di benzina sono aumentate di 35.000 barili, mentre le scorte di prodotti raffinati hanno subito un aumento di 2,3 milioni di barili.
Nella mattinata degli scambi europei, sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a gennaio è salito dello 0,83%, a 67,44 dollari al barile.
Ieri il petrolio Nymex è crollato a di 2,12 dollari, o del 3,07%, a 66,88 dollari al barile. Il 1° dicembre prezzi hanno toccato 63,72 dollari al barile, il livello più basso dal luglio 2009.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a gennaio è sceso di 54 centesimi, o dello 0,77% a 71,08 dollari al barile.
Ieri i prezzi sono scesi di 2 dollari o del 2,76%, a 70,54 dollari al barile. Il 1° dicembre prezzi hanno toccato 67,57 dollari al barile, il livello più basso dall’ottobre 2009.
Il prezzo del greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra ha visto un calo di quasi il 37% da giugno, dopo l’impennata a circa 116 dollari al barile, mentre i futures del greggio WTI hanno perso quasi il 38% dal massimo di 107,50 dollari registrato a giugno.
Il 27 novembre l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio ha deciso di lasciare invariati i livelli di produzione, agli attuali 30 milioni di barili, deludendo così le aspettative verso un calo della produzione da parte del cartello, nel tentativo di supportare il mercato.
Il gruppo composto da 12 stati rappresenta il 40% della produzione globale.