LONDRA (Reuters) - Quotazioni in ribasso per il greggio, appesantito dai dati cinesi più deboli del previsto che hanno rafforzato i timori di un calo della domanda globale in un contesto di sovrabbondanza di offerta.
Gli operatori attendono anche di vedere se la Federal Reserve questa settimana alzerà i tassi di interesse per la prima volta in quasi un decennio. Se i tassi dovessero aumentare, gli analisti si aspettano una flessione del petrolio in quanto il conseguente rafforzamento del dollaro penalizzerebbe la domanda dei paesi importatori.
I prezzi del greggio sono scesi di quasi il 60% da giugno 2014 sulla scia del maggior surplus globale dei tempi moderni e sui timori di un rallentamento dell'economia cinese.
Pubblicati ieri, i numeri cinesi sulla produzione industriale di agosto hanno disatteso il consensus dei mercati, con una crescita di tre decimi inferiore alle attese pari a 6,1% dopo il +6,0% di luglio. "C'è stata una reazione molto generalizzata alla Cina tra le commodities, i metalli industriali e l'azionario", commenta Bjarne Schieldrop di Seb.
Intorno alle 12,30 il contratto sul Brent per consegna ottobre cede 45 cent a 47,69 dollari. La scadenza analoga sul greggio Usa arretra di 11 cent a quota 44,52.