Investing.com – Il dollaro statunitense è salito contro le principali controparti, l’incertezza per il summit Europeo che inizierà nel corso della settimana ha spinto la richiesta di valuta rifugio.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,68% a 1,2484.
Il sentimento degli investitori ha risentito dei dubbi verso la capacità lei leader UE di fare passi avanti verso una maggiore integrazione fiscale che possa portare il fondo di salvataggio del blocco all’acquisto di debito del governo, nel corso un summit Europeo che inizierà giovedì.
Intanto, il timore che l’Europa stia ostacolando la crescita mondiale ha pesato, in seguito ad una serie di dati della scorsa settimana che hanno mostrato un’attività manifatturiera debole negli USA ed in Cina, ed un’attività in calo in tutto il blocco della moneta unica.
Stamane è giunta la richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario. Il ministro dell’economia spagnolo ha dichiarato che la somma dovrebbe essere necessaria a coprire i bisogni di tutte le banche e creare un margine di sicurezza aggiuntivo.
La richiesta è arrivata dopo l’esito di un audit della scorsa settimana che ha indicato che Madrid necessita di 62 miliardi per mettere al sicuro il suo sistema bancario.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,21% a 1,5551.
Cresce la speculazione verso un allentamento da parte della BoE dopo che David Miles del consiglio BoE ha affermato che è necessaria una mole “sostanziale” di stimolo monetario per sostenere l’economia britannica “in stallo”.
In un intervista al Financial Times, Miles ha ribadito il suo appoggio all’aumento di 50 miliardi di sterline al piano di acquisto di asset della BoE.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, valuta rifugio, con USD/JPY in calo dello 0,72% a 79,85, ed è sceso contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,65% a 0,9614.
Inoltre, il biglietto verde è salito contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,47% a 1,0294, AUD/USD in calo dello 0,60% a 1,0003 e NZD/USD in calo dello 0,56% a 0,7858.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,40% a 82,73.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sulle vendite di case nuove.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,68% a 1,2484.
Il sentimento degli investitori ha risentito dei dubbi verso la capacità lei leader UE di fare passi avanti verso una maggiore integrazione fiscale che possa portare il fondo di salvataggio del blocco all’acquisto di debito del governo, nel corso un summit Europeo che inizierà giovedì.
Intanto, il timore che l’Europa stia ostacolando la crescita mondiale ha pesato, in seguito ad una serie di dati della scorsa settimana che hanno mostrato un’attività manifatturiera debole negli USA ed in Cina, ed un’attività in calo in tutto il blocco della moneta unica.
Stamane è giunta la richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario. Il ministro dell’economia spagnolo ha dichiarato che la somma dovrebbe essere necessaria a coprire i bisogni di tutte le banche e creare un margine di sicurezza aggiuntivo.
La richiesta è arrivata dopo l’esito di un audit della scorsa settimana che ha indicato che Madrid necessita di 62 miliardi per mettere al sicuro il suo sistema bancario.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,21% a 1,5551.
Cresce la speculazione verso un allentamento da parte della BoE dopo che David Miles del consiglio BoE ha affermato che è necessaria una mole “sostanziale” di stimolo monetario per sostenere l’economia britannica “in stallo”.
In un intervista al Financial Times, Miles ha ribadito il suo appoggio all’aumento di 50 miliardi di sterline al piano di acquisto di asset della BoE.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, valuta rifugio, con USD/JPY in calo dello 0,72% a 79,85, ed è sceso contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,65% a 0,9614.
Inoltre, il biglietto verde è salito contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,47% a 1,0294, AUD/USD in calo dello 0,60% a 1,0003 e NZD/USD in calo dello 0,56% a 0,7858.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,40% a 82,73.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sulle vendite di case nuove.