Gli analisti di BofA Securities hanno evidenziato il recente intervento della Banca Nazionale Svizzera (BNS) sui mercati valutari, volto a indebolire il franco svizzero (CHF) in mezzo a notevoli turbolenze di mercato.
BofA prevede un ulteriore deprezzamento del CHF, dato che il tasso di cambio effettivo reale (REER) si è ampiamente ripreso dal suo calo annuale, mantenendo la pressione sulla BNS affinché allenti le condizioni monetarie.
L'azione della BNS, che ha avuto luogo la scorsa settimana, ha rappresentato il secondo maggior flusso di interventi dell'anno. "L'intervento in valuta continua a
l'intervento in valuta continua a sostenere la duplice strategia di politica monetaria della BNS, che prevede una combinazione di modifiche dei tassi e vendite di valuta estera per raggiungere l'obiettivo di inflazione", hanno dichiarato gli analisti di BofA.
Durante la prima metà del 2024, la forte domanda di carry trade sembrava inarrestabile, e la classifica dei cambi del G10 rifletteva questa tendenza. Tuttavia, alla fine di luglio, la coppia EUR/CHF aveva annullato tutti i guadagni realizzati dall'inizio dell'anno.
La risposta della BNS a questi movimenti valutari bruschi e volatili è stata sostanziale, come dimostra la recente impennata dei depositi a vista, che ha segnato il secondo aumento più consistente da aprile in mezzo alle crescenti tensioni mediorientali e il quarto più consistente dal 2023.
Il recente rally del CHF, che ha visto il recupero di gran parte delle perdite subite all'inizio del 2024, ha innescato la decisione della BNS di tagliare i tassi il 20 giugno. Gli analisti della banca suggeriscono che la performance del REER influenzerà probabilmente le decisioni politiche della BNS nella prossima riunione di settembre.
L'inizio di questa settimana ha visto un'inversione dei recenti guadagni del CHF e l'analisi di BofA suggerisce un orientamento verso un ulteriore indebolimento del CHF rispetto a valute come il dollaro australiano (AUD) e la sterlina britannica (GBP).
Queste coppie di valute sono considerate chiari indicatori di una potenziale inversione di tendenza nei volumi di trading. Inoltre, BofA indica potenziali guadagni nelle coppie EUR/CHF e USD/CHF come posizioni più difensive per un CHF più debole.
"La nostra ultima parola è quella di ricordare ai lettori che le prospettive fondamentali relative
tra la Svizzera e i suoi omologhi non è cambiata. Il posizionamento è stato il fattore principale che, a nostro avviso, rende nuovamente interessanti gli short sul CHF", ha aggiunto BofA.
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