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Dollaro ancora giù contro i rivali dopo i dati USA

Pubblicato 01.02.2016, 14:40
Il dollaro continua a scendere, deludono i dati sulle spese procapite USA
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Investing.com - Il dollaro continua a scendere contro le altre principali valute questo lunedì, dopo i dati che hanno rivelato che le spese dei consumatori USA sono rimaste stabili a dicembre, mentre persistono i timori per la crescita economica globale.

Il cambio USD/JPY sale dello 0,12% a 121,27.

Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che le spese pro capite sono rimaste invariate il mese scorso, deludendo le aspettative di un aumento dello 0,1%. Le spese di novembre sono state riviste ad un aumento dello 0,5% rispetto allo 0,3% precedentemente stimato.

I redditi pro capite, invece, sono aumentati dello 0,3%, più dello 0,2% previsto e dopo l’aumento dello 0,3% del mese precedente.

La valuta nipponica resta sotto pressione dopo la decisione inaspettata della BoJ venerdì di tagliare il tasso di deposito portandolo in territorio negativo nell’ambito di un piano per contenere la deflazione.

Il passaggio a tassi di interesse negativi è mirato ad incoraggiare le banche commerciali ad utilizzare le riserve in eccesso destinate ai prestiti alle imprese.

La BoJ ha spiegato di non aver introdotto maggiori tagli, aggiungendo però che potrebbe abbassare ulteriormente i tassi di interesse se necessario.

I dati ufficiali di questa mattina hanno rivelato che l’attività del settore manifatturiero in Cina è scesa per il sesto mese consecutivo a gennaio.

L’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è sceso a 49,4 da 49,7 di dicembre, scendendo ancora al di sotto del livello 50 che separa la crescita dalla contrazione.

In un secondo report si legge che l’indice PMI di Caixin per il settore industriale è salito a 48,4 da 48,2 a dicembre, segnale che la seconda economia mondiale ha iniziato in modo debole il 2016.

Il cambio EUR/USD sale dello 0,41% a 1,0877.

I guadagni dell’euro restano limitati dai dati che hanno mostrato che la crescita del settore manifatturiero della zona euro è rallentata il mese scorso, scatenando i timori per la minaccia di deflazione nella regione.

L’indice PMI per il settore manifatturiero della zona euro è sceso a 52,3 a gennaio da 53,2 di dicembre.

Intanto, il dollaro scende contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD su dello 0,37% a 1,4294 ed il cambio USD/CHF giù dello 0,32% a 1,0198.

La sterlina ha trovato supporto quando Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero britannico è salito a 52,9 da 52,1 di dicembre, contro le aspettative di un calo a 51,8.

Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,27% a 1,4018.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,30% a 0,7066 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,30% a 0,6465.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,26% a 99,34.

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