Investing.com – Il dollaro è salito contro le principali controparti oggi, in seguito ai dati sul settore immobiliare USA ed ai timori di una recessione in Cina, che hanno supportato il biglietto verde.
Nelle prime fasi degli scambi statunitensi il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,33% a 1,3194.
Il governo USA ha dichiarato che le nuove abitazioni sono scese a febbraio, ma il numero delle concessioni edilizie sono salite al livello più alto dall’ottobre 2008.
Il report ha mostrato inoltre che le nuove costruzioni sono scese dell’1,1 a febbraio, a 0,70 milioni di unità, contro il dato di 0,71 milioni di unità a gennaio. Gli economisti avevano previsto che il dato relativo alle nuove costruzioni sarebbe rimasto a 0,70 milioni di unità.
Il numero delle nuove concessioni edilizie rilasciate a febbraio è salito del 5,1% ad un destagionalizzato 0,72 milioni, al di sopra delle aspettative per un aumento dello 0,6%, a 0,69 milioni.
Nella zona euro, gli investitori attendono l’esito dei colloqui in corso tra il Primo Ministro Italiano Mario Monti ed i leader dei partiti, per discutere le riforme del mercato del lavoro, nel tentativo di rimettere in piedi la terza economia della zona euro.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,25% a 1,5853.
Il sentimento sulla sterlina ha risentito del report che ha mostrato un calo delle aspettative di ordini industriali nel in Gran Bretagna, giù a marzo più del previsto, cancellando il picco di sei mesi toccato il mese scorso.
Ma la sterlina è rimasta supportata dai dati che mostrano un calo a febbraio dell’IPC al minimo dal novembre 2010, facendo scendere le aspettative per un ulteriore allentamento monetario della Banca d’Inghilterra.
Il dollaro è vicino al massimo di 11 mesi contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,43% a 83,70, ed è salito anche contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,32% a 0,9141.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale si è impennata nell’ultimo trimestre 2011, in salita del 7,9%, superando le aspettative di un aumento dello 0,4%.
Intanto il biglietto verde è rimasto in salita contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi: USD/CAD +0,66% a 0,9934, AUD/USD -1,23% a 1,0476 e NZD/USD -1,25% a 0,8157.
Le valute legate alle materie prime hanno risentito dei timori per una recessione in Cina, riemersi dopo che il principale Gruppo minerario mondiale, BHP Billiton, ha dichiarato che la domanda cinese di ferro si sta affievolendo, innescando i timori per un calo del prezzo della materia prima.
Il sentiment sull’aussie e sul kiwi ha risentito dei verbali del meeting della Reserve Bank of Australia March che hanno mostrato che i policymakers credono ci sia un “ampie possibilità” di un taglio di interesse nel caso di un rallentamento dell’economia causata dalla crisi del debito nella zona euro.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,43% a 80,02.
Nel corso della giornata il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke interverrà ad un evento a Washington; le sue dichiarazioni saranno seguite strettamente.
Nelle prime fasi degli scambi statunitensi il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,33% a 1,3194.
Il governo USA ha dichiarato che le nuove abitazioni sono scese a febbraio, ma il numero delle concessioni edilizie sono salite al livello più alto dall’ottobre 2008.
Il report ha mostrato inoltre che le nuove costruzioni sono scese dell’1,1 a febbraio, a 0,70 milioni di unità, contro il dato di 0,71 milioni di unità a gennaio. Gli economisti avevano previsto che il dato relativo alle nuove costruzioni sarebbe rimasto a 0,70 milioni di unità.
Il numero delle nuove concessioni edilizie rilasciate a febbraio è salito del 5,1% ad un destagionalizzato 0,72 milioni, al di sopra delle aspettative per un aumento dello 0,6%, a 0,69 milioni.
Nella zona euro, gli investitori attendono l’esito dei colloqui in corso tra il Primo Ministro Italiano Mario Monti ed i leader dei partiti, per discutere le riforme del mercato del lavoro, nel tentativo di rimettere in piedi la terza economia della zona euro.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,25% a 1,5853.
Il sentimento sulla sterlina ha risentito del report che ha mostrato un calo delle aspettative di ordini industriali nel in Gran Bretagna, giù a marzo più del previsto, cancellando il picco di sei mesi toccato il mese scorso.
Ma la sterlina è rimasta supportata dai dati che mostrano un calo a febbraio dell’IPC al minimo dal novembre 2010, facendo scendere le aspettative per un ulteriore allentamento monetario della Banca d’Inghilterra.
Il dollaro è vicino al massimo di 11 mesi contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,43% a 83,70, ed è salito anche contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,32% a 0,9141.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale si è impennata nell’ultimo trimestre 2011, in salita del 7,9%, superando le aspettative di un aumento dello 0,4%.
Intanto il biglietto verde è rimasto in salita contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi: USD/CAD +0,66% a 0,9934, AUD/USD -1,23% a 1,0476 e NZD/USD -1,25% a 0,8157.
Le valute legate alle materie prime hanno risentito dei timori per una recessione in Cina, riemersi dopo che il principale Gruppo minerario mondiale, BHP Billiton, ha dichiarato che la domanda cinese di ferro si sta affievolendo, innescando i timori per un calo del prezzo della materia prima.
Il sentiment sull’aussie e sul kiwi ha risentito dei verbali del meeting della Reserve Bank of Australia March che hanno mostrato che i policymakers credono ci sia un “ampie possibilità” di un taglio di interesse nel caso di un rallentamento dell’economia causata dalla crisi del debito nella zona euro.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,43% a 80,02.
Nel corso della giornata il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke interverrà ad un evento a Washington; le sue dichiarazioni saranno seguite strettamente.