Di Peter Nurse
Investing.com – Il dollaro USA si è indebolito questo venerdì, dopo i forti rialzi dei future equity che hanno fatto scendere la richiesta di investimenti rifugio e dopo il cambio di tono della BCE che ha sostenuto la valuta unica.
Alle 8:55 AM CET, l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,1% a 95,285, con un calo del 2% questa settimana, il calo settimanale maggiore dal marzo 2020.
I forti utili del colosso della distribuzione online Amazon (NASDAQ:AMZN) dopo la campanella di chiusura di Wall Street di giovedì ha spinto dei forti rialzi per i future USA e per i mercati azionari di Asia ed Europa. L’aumento della fiducia ha pesato sulla domanda del biglietto verde, che spesso è considerato un investimento rifugio in momenti di agitazione sui mercati.
La valuta che ha beneficiato più di tutti è l’euro, con il cambio EUR/USD in salita dello 0,2% a 1,1456, e in corsa per chiudere la migliore settimana da marzo 2020.
Detto ciò, il motivo principale per i rialzi dell’euro sono state le dichiarazioni rese dalla Presidente della BCE Christine Lagarde in conferenza stampa dopo il vertice di politica monetaria della banca centrale.
“L’inflazione probabilmente resterà a livelli elevate più a lungo del previsto… Rispetto alle previsioni di dicembre, i rischi per le previsioni di inflazione sono al rialzo, soprattutto nel breve termine”.
Goldman Sachs (NYSE:GS) ora prevede che la Banca Centrale Europea alzi i tassi di interesse di 25 punti base a settembre e dicembre.
Il cambio GBP/USD è sceso a 1,3590, just off the two-week high of 1.3626 reached on Thursday after the Bank of England ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, come ampiamente previsto.
Potrebbero esserci ulteriori rialzi per la sterlina, in quanto quasi la metà dei policymaker ha votato per un aumento maggiore con l’inflazione vicina al 7%.
Il cambio AUD/USD è sceso dello 0,3% a 0,7117, dopo che il governatore della Reserve Bank of Australia Philip Lowe ha insistito sulla necessità di avere pazienza per i futuri aumenti dei tassi, dopo la pubblicazione del report trimestrale sulla politica monetaria della banca.
Il cambio USD/JPY è salito dello 0,1% a 115,09; la Banca del Giappone è considerata la banca più cauta tra tutte le principali banche centrali mondiali, dopo il leggero cambio di tono da parte della BCE.