Investing.com – Il dollaro ha esteso oggi i modesti guadagni contro le principali controparti, ma i guadagni sono rimasti limitati in vista di una seconda operazione della BCE.
Durante il pomeriggio europeo, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,40%, a 1,3394.
In sentimento sull’euro è stato colpito dalla decisione del gruppo del G-20 di rimandare la decisione su un incremento della capacità di prestito del FMI, dichiarando che qualsiasi decisione su un aiuto esterno sarà condizionata dalla capacità dei governi europei nell’aumentare gli strumenti di protezione contro il dedito dell’area.
La Germania resta discorde all’ampliamento del Meccanismo Europeo di Stabilità, il fondo di salvataggio permanente entrato in vigore quest’anno.
La propensione al rischio ha risentito negativamente inoltre della recente impennata del petrolio che ha alimentato i timori che l’aumento dei prezzi possa avere degli effetti sulla ripresa economica.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,19%, a 1,5841.
Il biglietto verde si è staccato dal massimo di nove mesi contro lo yen, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,82% a 80,53, con USD/CHF in salita dello 0,41% a 0,8996.
Il biglietto verde è salito contro i dollari australiani e neozelandesi e canadesi, con USD/CAD in salita dello 0,35% a 1,0028, AUD/USD in calo dello 0,14% a 1,0681 e NZD/USD giù dello 0,19% a 0,8343.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali hanno mostrato che il deficit commerciale ha segnato 199 milioni di dollari canadesi a gennaio, da un surplus di 306 milioni del mese precedente.
The dollar index, which tracks the performance of the greenback versus a basket of six other major currencies, added 0.20% to hit 78.64.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,20% a 78,64.
Nel corso della giornata il parlamento tedesco terrà una sessione straordinaria per votare sul secondo salvataggio della Grecia, approvato dai ministri della zona euro la scorsa settimana, mentre gli USA rilasceranno i dati sulle vendite di case in corso.
Durante il pomeriggio europeo, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,40%, a 1,3394.
In sentimento sull’euro è stato colpito dalla decisione del gruppo del G-20 di rimandare la decisione su un incremento della capacità di prestito del FMI, dichiarando che qualsiasi decisione su un aiuto esterno sarà condizionata dalla capacità dei governi europei nell’aumentare gli strumenti di protezione contro il dedito dell’area.
La Germania resta discorde all’ampliamento del Meccanismo Europeo di Stabilità, il fondo di salvataggio permanente entrato in vigore quest’anno.
La propensione al rischio ha risentito negativamente inoltre della recente impennata del petrolio che ha alimentato i timori che l’aumento dei prezzi possa avere degli effetti sulla ripresa economica.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,19%, a 1,5841.
Il biglietto verde si è staccato dal massimo di nove mesi contro lo yen, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,82% a 80,53, con USD/CHF in salita dello 0,41% a 0,8996.
Il biglietto verde è salito contro i dollari australiani e neozelandesi e canadesi, con USD/CAD in salita dello 0,35% a 1,0028, AUD/USD in calo dello 0,14% a 1,0681 e NZD/USD giù dello 0,19% a 0,8343.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali hanno mostrato che il deficit commerciale ha segnato 199 milioni di dollari canadesi a gennaio, da un surplus di 306 milioni del mese precedente.
The dollar index, which tracks the performance of the greenback versus a basket of six other major currencies, added 0.20% to hit 78.64.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,20% a 78,64.
Nel corso della giornata il parlamento tedesco terrà una sessione straordinaria per votare sul secondo salvataggio della Grecia, approvato dai ministri della zona euro la scorsa settimana, mentre gli USA rilasceranno i dati sulle vendite di case in corso.