Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, mentre sui mercati cresce l’attesa per i dati USA sulle vendite al dettaglio previsti nel corso della giornata dopo i recenti report economici che hanno rivelato un indebolimento della crescita nel primo trimestre.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,11% a 1,1224, dopo aver precedentemente toccato il massimo di 1,1265.
La moneta unica si è staccata dal massimo della seduta dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che il prodotto interno lordo della zona euro è cresciuto dello 0,4% nel primo trimestre dell’anno, in salita dallo 0,3% segnato nell’ultimo trimestre del 2014, ma poco meno dello 0,5% previsto.
Su base annua, il PIL della zona euro è cresciuto dell’1,0% dopo l'incremento dello 0,9% nel trimestre terminato a dicembre. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’1,1%.
L’economia in Francia ha visto una crescita dello 0,6% nel primo trimestre, il tasso di crescita più veloce degli ultimi due anni, mentre l’economia tedesca è cresciuta dello 0,3% nel primo trimestre, in calo dallo 0,7% del trimestre precedente.
I dati hanno mostrato inoltre che la produzione industriale della zona euro è scesa dello 0,3% a marzo, deludendo le aspettative di un aumento dello 0,2%. Il dato di febbraio è stato rivisto ad un aumento dell’1,0% da una stima precedente dell’1,1%.
Il cambio GBP/USD è stabile a 1,5664, in calo dal massimo di cinque mesi di 1,5743 segnato precedentemente.
La sterlina si è indebolita dopo la decisione della Banca d’Inghilterra di tagliare le previsioni di crescita per quest’anno al 2,4% dal 2,9% di tre mesi fa. Ha inoltre abbassato le previsioni per il 2016 ed il 2017 rispettivamente al 2,6% ed al 2,4%.
La banca centrale prevede che l’inflazione, attualmente vicina al minimo storico di zero, raggiunga l'obiettivo del 2% entro due anni, come aveva annunciato anche nell'ultimo report.
Stamane, l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il tasso di disoccupazione è sceso al 5,5% il mese scorso dal 5,6% di marzo, toccando il minimo dal settembre del 2008, in linea con le aspettative.
Secondo il report, inoltre, il numero delle nuove richieste di disoccupazione nel Regno Unito è sceso di 12.600 unità ad aprile, deludendo le aspettative di una riduzione di 20.000 unità. Il dato di marzo è stato rivisto ad un calo di 16.700 unità da una stima precedente di 20.700 unità.
Intanto, il dollaro è stabile contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 119,80 ed in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF giù dello 0,15% a 0,9280.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/NZD su dello 0,60% a 0,8023 ed il cambio NZD/USD che schizza dell’1,09% a 0,7442.
Nel report biennale sulla Stabilità Finanziaria, la Reserve Bank of New Zealand ha dichiarato che il “kiwi” si trova “al di sopra del livello di sostenibilità”.
Commentando il report, il Governatore della RBNZ Graeme Wheeler ha dichiarato: “riteniamo che il tasso di cambio si ingiustificato ed insostenibile e preferiamo che venga abbassato”.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,35% a 1,1978.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,16% a 94,56.