Investing.com – Il dollaro è rimasto giù contro le principali controparti, in seguito alla decisione della Banca Centrale Europea di lasciare gli interessi invariati, mentre gli investitori attendono un accordo sullo swap del debito greco.
Nella mattinata europea, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,77% a 1,3151.
La BCE ha lasciato invariato il suo tasso di interesse all’1% nella giornata di oggi, per il terzo mese consecutivo, come era stato ampiamente previsto.
Il sentimento sulla moneta unica è stato spinto dai dati che mostrano che la produzione industriale tedesca è salita di un destagionalizzato 1,6% a gennaio, salendo dell’1,6% superando le aspettative per un aumento dell’1,1%.
Intanto si prospetta un successo per lo swap greco, con la notizia che le principali banche greche, con i principali fondi pensionistici, hanno aderito allo swap del debito, un accordo che mira al writing down del 53,5% del debito del paese, pari a 177 miliardi di euro.
Un risultato positivo dovrebbe assicurare il pacchetto di salvataggio, ed aiutare la Grecia ad evitare un default che getterebbe il paese nel caos.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,38% a 1,5800.
La Banca d’Inghilterra ha mantenuto il tasso al minimo record di 0,5%, dove si trova dal marzo 2009, e non ha annunciato aumenti del piano di acquisiti di 325 miliardi di sterline, dopo l’aumento del mese precedente.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,76% a 81,70 e USD/CHF in calo dello 0,79% a 0,9094.
Lo yen è andato sotto pressione dopo i dati ufficiali hanno mostrato che in Giappone è stato toccato un deficit record di 473,3 miliardi di yen, ed il Governatore della BoJ, Masaaki Shirakawa, ha dichiarato che la banca centrale era pronta ad allentare al politica monetaria se necessario, per supportare l’economia.
Un report ha mostrato che il PIL del Giappone è sceso dello 0,2% nel quarto trimestre, in linea con le aspettative, dopo un calo dello 0,6% nello scorso mese.
Stamane in Svizzera i dati hanno mostrato che l'indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% a febbraio, dopo l’aumento dello 0,4% nel mese di gennaio.
Intanto il biglietto verde è sceso contro le controparti australiane neozelandesi e canadesi : USD/CAD -0,23% a 0,9952, AUD/USD +0,60% a 1,0648 e NZD/USD +1,15% a 0,8257.
Oggi la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha tenuto il tasso di interesse invariato al 2,50%, dichiarando che la forza sostenuta del dollaro neozelandese potrebbe eliminare la necessità di aumentoi del tasso nei prossimi mesi.
In Australia i dati ufficiali mostrano un calo nel numero degli occupati di 15.400 unità a febbraio, contro le aspettative di un aumento di 5.000 unità, mentre il tasso di disoccupazione è salito del 5,2% dal
5,7% del mese precedente.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,47% a 79,34.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Nella mattinata europea, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,77% a 1,3151.
La BCE ha lasciato invariato il suo tasso di interesse all’1% nella giornata di oggi, per il terzo mese consecutivo, come era stato ampiamente previsto.
Il sentimento sulla moneta unica è stato spinto dai dati che mostrano che la produzione industriale tedesca è salita di un destagionalizzato 1,6% a gennaio, salendo dell’1,6% superando le aspettative per un aumento dell’1,1%.
Intanto si prospetta un successo per lo swap greco, con la notizia che le principali banche greche, con i principali fondi pensionistici, hanno aderito allo swap del debito, un accordo che mira al writing down del 53,5% del debito del paese, pari a 177 miliardi di euro.
Un risultato positivo dovrebbe assicurare il pacchetto di salvataggio, ed aiutare la Grecia ad evitare un default che getterebbe il paese nel caos.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,38% a 1,5800.
La Banca d’Inghilterra ha mantenuto il tasso al minimo record di 0,5%, dove si trova dal marzo 2009, e non ha annunciato aumenti del piano di acquisiti di 325 miliardi di sterline, dopo l’aumento del mese precedente.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,76% a 81,70 e USD/CHF in calo dello 0,79% a 0,9094.
Lo yen è andato sotto pressione dopo i dati ufficiali hanno mostrato che in Giappone è stato toccato un deficit record di 473,3 miliardi di yen, ed il Governatore della BoJ, Masaaki Shirakawa, ha dichiarato che la banca centrale era pronta ad allentare al politica monetaria se necessario, per supportare l’economia.
Un report ha mostrato che il PIL del Giappone è sceso dello 0,2% nel quarto trimestre, in linea con le aspettative, dopo un calo dello 0,6% nello scorso mese.
Stamane in Svizzera i dati hanno mostrato che l'indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% a febbraio, dopo l’aumento dello 0,4% nel mese di gennaio.
Intanto il biglietto verde è sceso contro le controparti australiane neozelandesi e canadesi : USD/CAD -0,23% a 0,9952, AUD/USD +0,60% a 1,0648 e NZD/USD +1,15% a 0,8257.
Oggi la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha tenuto il tasso di interesse invariato al 2,50%, dichiarando che la forza sostenuta del dollaro neozelandese potrebbe eliminare la necessità di aumentoi del tasso nei prossimi mesi.
In Australia i dati ufficiali mostrano un calo nel numero degli occupati di 15.400 unità a febbraio, contro le aspettative di un aumento di 5.000 unità, mentre il tasso di disoccupazione è salito del 5,2% dal
5,7% del mese precedente.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,47% a 79,34.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione.