Investing.com – Il dollaro è sceso contro le principali controparti oggi, in seguito ad un’asta di titoli spagnoli che ha visto il superamento della cifra prefissata, di 2,5 miliardi di euro, mentre il rendimento dei titoli a 10 anni è rimasto al di sotto del 6%.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,11% a 1,3136.
La Spagna ha venduto all’asta 1,1 miliardi di euro in titoli a 2 anni ad un rendimento medio del 3,46%, contro il 2,06% di un’asta simile il mese scorso, ed ha venduto 1,42 miliardi di euro in titoli a 10 anni ad un rendimento medio del 5,74%, contro il 5,33% di un’asta simile a marzo.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,22% a 1,6055.
La sterlina è rimasta supportata dal verbale della BoE di aprile che ha fatto scendere le aspettative per un ulteriore allentamento dalla banca centrale.
Il dollaro è salito contro lo yen, con USD/JPY su dello 0,28% a 81,47, ma è sceso contro il franco svizzero, con ed USD/CHF in calo dello 0,08% a 0,9150.
Lo yen è andato sotto pressione nella speculazione sull’eventualità di una decisione per un allentamento da parte della BoJ, dopo che il governatore della Banca del Giappone si è impegnato ad implementare delle nuove misure di stimolo monetario, per raggiungere il target di inflazione del paese.
I dati hanno mostrato oggi che il disavanzo commerciale si è allargato più del previsto a marzo, in salita a 0,62 mila miliardi di yen, contro 0,32 mila miliardi di yen nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che il disavanzo commerciale salisse a 0,44 mila miliardi di yen a marzo.
Intanto il biglietto verde è sceso nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,27% a 0,9884, AUD/USD in salita dello 0,18% a 1,0375 e NZD/USD su dello 0,30% a 0,8183.
In Nuova Zelanda, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è salito dello 0,5% nel primo trimestre, dopo un calo dello 0,3% nel trimestre precedente, meno delle aspettative di un aumento dello 0,6%.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,08% a 79,65.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,11% a 1,3136.
La Spagna ha venduto all’asta 1,1 miliardi di euro in titoli a 2 anni ad un rendimento medio del 3,46%, contro il 2,06% di un’asta simile il mese scorso, ed ha venduto 1,42 miliardi di euro in titoli a 10 anni ad un rendimento medio del 5,74%, contro il 5,33% di un’asta simile a marzo.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,22% a 1,6055.
La sterlina è rimasta supportata dal verbale della BoE di aprile che ha fatto scendere le aspettative per un ulteriore allentamento dalla banca centrale.
Il dollaro è salito contro lo yen, con USD/JPY su dello 0,28% a 81,47, ma è sceso contro il franco svizzero, con ed USD/CHF in calo dello 0,08% a 0,9150.
Lo yen è andato sotto pressione nella speculazione sull’eventualità di una decisione per un allentamento da parte della BoJ, dopo che il governatore della Banca del Giappone si è impegnato ad implementare delle nuove misure di stimolo monetario, per raggiungere il target di inflazione del paese.
I dati hanno mostrato oggi che il disavanzo commerciale si è allargato più del previsto a marzo, in salita a 0,62 mila miliardi di yen, contro 0,32 mila miliardi di yen nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che il disavanzo commerciale salisse a 0,44 mila miliardi di yen a marzo.
Intanto il biglietto verde è sceso nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,27% a 0,9884, AUD/USD in salita dello 0,18% a 1,0375 e NZD/USD su dello 0,30% a 0,8183.
In Nuova Zelanda, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è salito dello 0,5% nel primo trimestre, dopo un calo dello 0,3% nel trimestre precedente, meno delle aspettative di un aumento dello 0,6%.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,08% a 79,65.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.