Di Scott Kanowsky
Investing.com - Il dollaro statunitense ha registrato un leggero calo negli scambi europei di questo giovedì, in quanto gli Stati Uniti e l’Italia si sono aggiunti all’elenco dei paesi che richiedono il test COVID-19 per i viaggiatori in arrivo dalla Cina.
Alle 09:37 CET l’indice del dollaro era in calo dello 0,22%, a 104,24.
Le autorità di Washington e Roma, così come l’India, hanno ora dichiarato di aver disposto il tampone obbligatorio per il COVID-19 a chi entra in questi Paesi dalla Cina.
Pechino aveva annunciato in precedenza che avrebbe eliminato le regole di quarantena per i viaggiatori in entrata a partire dall’8 gennaio, alimentando la speranza che la seconda economia mondiale stesse superando un’epoca di rigide norme sul coronavirus. Ma questo ottimismo sta mostrando segni di affievolimento con il diffondersi dei casi in tutto il Paese.
La sterlina è salita dello 0,26% a 1,2044, ma si è attestata appena sotto il minimo di dicembre di 1,1993, mentre l’euro è salito dello 0,27% a 1,0637.
Nel frattempo, lo yen è salito a 133,61 per dollaro, quasi annullando la perdita dello 0,7% di mercoledì. Secondo gli analisti di Resona Holdings, l’annuncio della BOJ di allentare la banda di rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni ha alimentato la speculazione di un ulteriore inasprimento della politica monetaria da parte della banca centrale il prossimo anno.
Il rublo russo ha toccato il minimo da aprile nei confronti del dollaro americano, mentre aumentano le preoccupazioni che i ricavi delle esportazioni chiave vengano colpiti dalle sanzioni sul petrolio e sul gas del Paese.