Investing.com - Il dollaro scende contro le altre valute questo lunedì, le tensioni commerciali fanno passare in secondo piano le aspettative di un aumento dei tassi della Federal Reserve a settembre.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,12% a 95,27 alle 5:12 ET (9:12 GMT).
Il biglietto verde si è indebolito malgrado il report positivo sull’occupazione di venerdì abbia alimentato le aspettative di un aumento dei tassi della Fed in occasione del vertice del 25-26 settembre.
Nel frattempo, persistono le tensioni commerciali con la Cina: il Presidente USA Donald Trump ha avvertito che introdurrà dazi su 267 miliardi di dollari di prodotti cinesi, più dei 200 miliardi annunciati in precedenza.
Il ministero degli esteri cinese ha replicato che risponderà ai nuovi attacchi commerciali.
“Se gli Stati Uniti si ostineranno nella loro posizione ed introdurranno nuove misure contro la Cina, allora i cinesi inevitabilmente dovranno prendere delle contromisure per proteggere in modo deciso i propri diritti”, ha riferito il portavoce del Ministero degli Esteri Geng Shuang.
Il dollaro sale contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, con la coppia USD/JPY su dello 0,06% a 111,09. Nei periodi di incertezza, gli investitori tendono a investire sullo yen giapponese, considerato una valuta rifugio quando c’è bassa propensione al rischio.
Il dollaro debole spinge l’euro e la sterlina. Il cambio EUR/USD va su dello 0,18% a 1,1573 e la coppia GBP/USD sale dello 0,23% a 1,2945.
Il dollaro australiano va giù, con la coppia AUD/USD che sale dello 0,28% a 0,7125, mentre il cambio NZD/USD è in calo dello 0,02% a 0,6531. La corona svedese è in salita sulla scia delle elezioni di ieri che hanno mostrato un supporto minore del previsto per il partito nazionalista dei Democratici svedesi, malgrado il Parlamento sospeso. Il cambio USD/SEK scende dello 0,13% a 9,0464.