Investing.com - Il dollaro si è indebolito contro le altre controparti questo giovedì, in seguito alle dichiarazioni della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen,mentre la sterlina è salita al massimo di quattro anni e mezzo nelle aspettative di un aumento dei tassi di interesse nel Regno Unito nella prima parte del prossimo anno.
Il cambio USD/JPY è sceso a 102,05 in calo rispetto ai massimi di ieri di 102,35.
Il dollaro si è indebolito dopo che ieri la presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha dichiarato che la politica monetaria resterà piuttosto accomodante, per via del calo nel mercato del lavoro e nell’inflazione.
L’euro è al massimo di quattro giorni contro il dollaro, con EUR/USD è in salita dello 0,34% a 1,3863.
Nella zona euro i dati hanno mostrato che l’inflazione dei prezzi al consumo in Germania è scesa dello 0,3% a marzo, rispetto al mese precedente, ed è scesa dello 0,9% su base annua. Le letture hanno disatteso le aspettative di un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,7% su base annua.
I dati deboli hanno alimentato i timori sul rischio di deflazione nella zona euro.
La sterlina è salita al massimo di quattro anni e mezzo contro il dollaro, con il cambio {{2|GBP/USD} in salita dello 0,22% a 1,6832, il massimo dal novembre 2009.
La sterlina si è rafforzata contro le altre principali valute dopo i dati che hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è sceso al minimo di cinque anni del 6,9% nel trimestre terminato a febbraio. I dati postivi hanno alimentato le aspettative verso un aumento dei tassi di interesse da parte della BoE prima delle altre banche centrali, già nella prima parte del 2015.
Il franco svizzero è in salita, con USD/CHF in calo dello 0,37% a 0,8784.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono pressoché invariati, con AUD/USD in calo dello 0,08% a 0,9362 e NZD/USD a 0,8625.
Il dollaro canadese si è staccato dai minimi di una settimana, con USD/CAD in calo dello 0,09% a 1,1002.
Il dollaro canadese, detto loonie, è andato sotto pressione dopo che la Banca del Canada ha lasciato il tasso in stabile questo mercoledì ed ha dichiarato che la futura direzione della politica monetaria continuerà ad essere dipendente dai dati.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,32% a 79,66.